Anche la la Guida alle Birre d’Italia 2015 di Slow Food premia le birre artigianali abruzzesi.
La pubblicazione è stata presentata stamani nel salotto della Scuola Red Academy, all’Abruzzo Beer Festival, da Eugenio Signoroni, curatore della guida, e Giovanni Angelucci, responsabile Slow Food per Abruzzo e Molise.
“Questa è l’edizione più matura della Guida alle Birre d’Italia” ha esordito Eugenio Signoroni “perchè il mondo della birra artigianale è arrivato finalmente alla maggiore età. Quattro anni fa, quando è iniziato il lavoro di selezione per Slow Food, in Italia c’erano solo 100 birrifici, al momento, invece, sono più di 500; è un dato importante, come lo è sapere che in Abruzzo se ne contano ben 16 e le quote rosa occupano un’ottima percentuale rispetto alle altre regioni. Sono cinque, infatti, le mastre birraie che con forza, passione e determinazione portano avanti il loro lavoro”.
La Guida è una fotografia del sistema birra artigianale italiano e, seguendo i princìpi Slow Food, tutti i 329 birrifici recensiti sono stati visitati personalmente dai curatori, in modo da garantire ai lettori affidabilità nei giudizi e correttezza delle informazioni.
Per Massimo Angelucci l’Abruzzo sta avendo un’importante crescita quanti-qualitativa. Ció che lo contraddistingue dalle altre regioni è il forte legame alla territorialità e la forza di ogni birraio di riprodurre il territorio stesso nella birra.
Quest’anno la qualità viene ripagata con un grande onorificenza, la Chiocciola Slow Food, assegnata a Jurij Ferri, il guru del Birrificio Almond ’22 di Spoltore.
Altri riconoscimenti sono andati al Birrificio Opperbacco e al Birrificio Majella.
La Guida alle Birre d’Italia 2015 è disponibile in tutte le librerie a 14,50 € e da quest’anno è possibile consultarla online tramite un’applicazione disponibile su Itunes.
Francesca Mancini