Proseguono le attività del GAL Gran Sasso Velino, che promuove progetti per lo sviluppo rurale e il miglioramento dell’ambiente e del paesaggio lavorando per incrementare lo sviluppo socio-economico, turistico e culturale del territorio con particolare attenzione al benessere delle comunità locali e al futuro dei giovani.
Il 2014 si chiude con un grande traguardo: la nascita di sei nuovi Presìdi Slow Food in collaborazione con Slow Food Abruzzo e Molise. Il GAL Gran Sasso Velino ha deciso di sostenere l’attivazione di tali presidi utilizzando i fondi del PSR Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ASSE 4 “Approccio LEADER”.
I sei nuovi Presìdi, che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti – Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, Canestrato di Castel del Monte, Mortadella di Campotosto e Salsicciotto Frentano – sono la Patata Turchesa, il Fagiolo di Paganica, i Mieli dell’Appennino abruzzese, il Grano Solina della montagna abruzzese, la Salsiccia di fegato aquilano e l’Oliva Monicella.
La salvaguardia di un patrimonio
Bruno Petrei, Presidente del GAL Gran Sasso Velino, spiega: «La collaborazione tra il GAL, Slow Food Abruzzo e la Fondazione Slow Food per la Biodiversità ha dato degli importanti risultati. L’obiettivo di valorizzare alcuni prodotti, custodi del ricchissimo patrimonio di biodiversità agricola e zootecnica, e alcune lavorazioni tradizionali a rischio di scomparsa, attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food, rende l’attività del GAL sempre più rivolta al territorio e vicina ai piccoli produttori».
Eliodoro d’Orazio, Presidente Slow Food Abruzzo e Molise, sottolinea: «I Presìdi Slow Food hanno contribuito e contribuiscono a salvare numerose varietà di ortaggi e frutta, razze autoctone, formaggi, pani, salumi, dolci, che rischiavano o rischiano l’estinzione. Hanno aiutato centinaia di piccoli produttori a proseguire la propria attività, favorendo il contatto tra consumatori interessati alla qualità e disponibili a pagare un prezzo equo e remunerativo per tutti; hanno contribuito a dimostrare che un’altra agricoltura e un’altra produzione alimentare sono possibili. In Abruzzo (e Molise) ci sono molti prodotti che possono essere salvati, in parte già selezionati, e il nostro impegno futuro andrà nella direzione di trovare i fondi necessari per l’attivazione di tale progetto per continuare il lavoro di recupero della nostra ricca biodiversità locale.»
«I Presìdi Slow Food sono nati per tutelare i piccoli produttori e per salvare i prodotti artigianali di qualità» dichiara Silvia de Paulis, responsabile regionale Presìdi Slow Food Abruzzo e Molise. «Grazie al GAL Gran Sasso Velino che ha creduto in questo progetto, alla mobilitazione di tutta la rete Slow Food locale, regionale e nazionale, la nascita di 6 nuovi Presìdi può contribuire al miglioramento delle tecniche di produzione, alla formazione dei produttori e al potenziamento del mercato, locale e internazionale, dei prodotti. Ciascun Presìdio è normato da un apposito Disciplinare di Produzione. Per ottenere il contrassegno “Presidio Slow Food” è necessario che i produttori del Presidio abbiano sottoscritto il disciplinare e siano riuniti in un’associazione»
Slow Food ha da tempo individuato questa modalità di recupero di prodotti e produttori importanti per le culture locali che ora è diventata promotrice di sviluppo locale e consta di 230 Presidi in Italia. I nuovi Presìdi conferiscono importanza e riconoscimento al lavoro dei produttori aquilani che verranno seguiti direttamente dalle Condotte Slow Food di L’Aquila e di Avezzano, entrambe neo costituite. (Foto in copertina M.Anselmi/Archivio Ente Parco Gran Sasso )