Da oggi arriva in Abruzzo il tour 2013 della Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Per il ventottesimo anno consecutivo, la storica imbarcazione ambientalista, realizzata anche con il contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio Oli Usati, ritorna a navigare per schierarsi contro i “pirati del mare”. Un viaggio che si concluderà il 18 agosto in Toscana, dopo più di 30 tappe da nord a sud della Penisola per dar seguito alle tante battaglie in difesa dell’ecosistema marino e del territorio che Legambiente porta avanti dal 1986, denunciando, informando, coinvolgendo i cittadini con l’auspicio di promuovere esempi positivi all’insegna della sostenibilita’ ambientale. Con Goletta Verde viaggia un team di biologi che conduce il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici riguardo la mancata depurazione; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio le nostre acque.
Legambiente, inoltre, mette a disposizione di cittadini e turisti il servizio SOS Goletta che consente di inviare segnalazioni di situazioni di inquinamento del mare e dei laghi. Per lanciare l’SOS ci si può collegare a www.legambiente.it/sosgoletta o inviare un SMS o MMS al numero 346.007.4114 con una breve descrizione della situazione e le informazioni utili per individuare il luogo esatto.
Quattro giorni, quelli di Goletta Verde in Abruzzo, per discutere con esperti, biologi ed amministratori di pesca sostenibile, cementificazione della costa, qualità delle acque, scarichi fognari e accessibilita’ alle spiagge, ai moli e ai servizi turistici da parte dei disabili, turismo sostenibile, ma anche della questione petrolifera con un blitz ad Ombrina Mare. Un’azione (lampo) – spiega una nota – allegra, fragorosa e colorata nei pressi della piattaforma petrolifera in programma il 3 luglio. Il programma di Goletta Verde inizia questa sera alle 18 al porto di Giulianova. A bordo dell’imbarcazione ambientalista sara’ presentato, in collaborazione con Federpesca, il progetto Life FISH SCALE (www.fishscale.eu) sulla pesca sostenibile. Sarà possibile visitare Goletta Verde. Domani, invece, a Pescara, alle ore 11.30 al Ponte del Mare, conferenza stampa sullo stato di salute del mare abruzzese.
Intanto sulla balneabilità delle acque abruzzesi, a stagione balneare ufficialmente aperta, continua il tira e molla sul rapporto ministeriale. Dice il Wwf di voler fare chiarezza sui dati relativi alla qualità delle acque di balneazione in Abruzzo e lo fa allegando i documenti forniti al Ministero dalla Regione.
Il WWF allega al comunicato:
-le slides presentate dal Ministero della Salute lo scorso 17 giugno 2013 (in particolare la tabella riassuntiva con i dati per singola regione, ripresa dalle principali agenzie di stampa nazionali; la presentazione completa può essere scaricata al link http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_1133_listaFile_itemName_0_file.pdf);
-l‘allegato A alla delibera 2013 della Regione Abruzzo (il resto della delibera è scaricabile dal sito http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=balneazione&servizio=LL&stileDiv=sequenceLeft&template=intIndex&b=direziDC9) sull’individuazione e classificazione dei tratti potenzialmente balneabili lungo il nostro litorale. Si sottolinea che sia il Ministero sia la Regione Abruzzo fanno riferimento ai dati aggiornati al 2012.
“Basta un confronto, anche solo visivo, tra questi due documenti per evidenziare come i dati del Ministero e quelli della Regione per quanto riguarda le “non conformità” siano identici in quanto in entrambi i documenti si riporta una percentuale del 15% delle stazioni di monitoraggio. Pertanto questo dato è assodato per tutti – si legge nella nota – Rispetto ai dati ministeriali concordiamo sull’importanza di aggiungere, ai dati espressi in % sulle stazioni, anche i dati (e le relative percentuali) sui km di costa conformi, non conformi e chiusi, anche perché la densità di punti di campionamento varia da regione. Non paiono reggere, invece, “spiegazioni” tese a dare interpretazioni discutibili circa le modalità di campionamento, anche rispetto alle altre regioni. Infatti, basta consultare le mappe interattive (con tanto di punto di prelievo per singolo tratto di costa) consultabili sul sito http://www.portaleacque.salute.gov.it/ per rendersi facilmente conto che:
a)l’ARTA, come le agenzie di tutte le altre regioni, non monitora le aree del tutto vietate come le foci dei fiumi e i porti (non potenzialmente balneabili);
b)l’ARTA monitora tutti i tratti di costa individuati dalla Regione Abruzzo con Delibera Regionale come potenzialmente balneabili, compresi alcuni tratti a nord e sud delle foci fluviali. Tale situazione è simile a quella che si ritrova nelle altre regioni italiane (basta, come detto, collegarsi al sito del ministero della salute e verificare la posizione dei punti di monitoraggio, ad esempio, per la vicina regione Marche).
Pertanto queste aree che oggi sono critiche e che vengono giustamente inserite, spesso su richiesta dei comuni perché potrebbero in futuro migliorare con interventi radicali sulla depurazione, non devono essere scorporate dal conteggio per aumentare la % di stazioni conformi. Sarebbe come voler valutare la condizione di salute di una popolazione escludendo dal conteggio i malati gravi. Il WWF auspica che le oggettive problematiche relative all’inquinamento dei corsi d’acqua che si ripercuote sulla balneabilità di diversi tratti costieri non venga affrontata con la politica dello struzzo perché l’acquisizione della consapevolezza è l’unica strada per porre rimedio e assicurare al settore del turismo abruzzese un futuro roseo che merita”.