Tesori d’Abruzzo da scoprire attraverso immagini, visite virtuali e sensoriali. Il prezioso patrimonio è quello degli eremi abruzzesi, patrimonio racchiuso in una mostra “MAJELLA: DOMUS CHRISTI, DOMUS NATURAE“ S. Pietro Celestino ed i luoghi dello spirito. Fede, storia, tradizioni nel territorio del Parco inaugurata stamani a Roma, presso l’Auditorium Conciliazione, a Roma, su iniziativa del Parco Nazionale della Majella, con il sostegno di Fondazione Telecom Italia, e con la collaborazione della Soprintendenza BSAE Abruzzo e della Fondazione Genti d’Abruzzo.
La mostra, che chiuderà i battenti il 28 aprile prossimo, consente al pubblico di immergersi e scoprire, in una visione unitaria, i tesori sconosciuti del Parco Nazionale della Majella attraverso il filo conduttore dell’eremitismo.
7 sezioni ricche di effetti tecnologici, multimediali, sensoriali, visivi e tattili lungo le quali apprezzare ambienti e paesaggi del Parco e conoscere un fenomeno storico e culturale poco noto: l’Eremitismo, che qui trovò uno dei luoghi di elezione sotto l’importante impulso e guida di Pietro da Morrone, passato alla storia come Celestino V, il Papa del gran rifiuto.
Il visitatore, nel percorso espositivo, potrà comprendere come il territorio ancora conservi, quasi intatti, gli insediamenti eremitici e monastici e come questi siano parte integrante della cultura e della vita delle popolazioni locali e dell’intero contesto naturale.
La mostra è realizzata nell’ambito del progetto “Cultura e Natura. L’ eremitismo nella natura selvaggia del Parco della Majella”, co-finanziato da Fondazione Telecom Italia.
Il link della mostra
vi siete dimenticati di Balsorano e della sua grotta di Sant’Angelo dovreste rimediare
Pur ammirando l’iniziativa e la bellezza del parco della Majella mi rammarico nel notare l’assenza degli altri eremi storici e suggestivi della Terra d’Abruzzo, l’argomento circoscritto ad un solo luogo però depaupera il senso della mostra.Tutto l’Abruzzo ha un filo di congiunzione storico,tradizionale e religioso.
Salve, sono una guida turistica. Ho frequentato di recente un corso organizzato dal Parco Nazionale della Maiella finanziatola dalla fondazione Telecom Italia sul fenomeno dell’eremitismo sulla montagna madre. Il progetto, volto al riconoscimento degli eremi della Maiella come patrimonio Unesco, ha visto anche la realizzazione della mostra di cui si parla nell’articolo. Non mi sento di parlare a mome dell’Ente perché non è mia competenza farlo, ma di dire che la mostra riguarda il territorio del Parco e un progetto più ampio di valorizzazione. Ciò non toglie che siamo tutti consapevoli che il patrimonio spirituale dell’Abruzzo è molto più esteso e significativo di quello presente nel solo territorio della Maiella.