Il tavolinetto in legno è ben apparecchiato sotto una veranda accarezzata dai raggi morbidi del sole del tramonto. La tovaglietta in pizzo accoglie una crostata di marmellata appena sfornata, un cestino di fichi maturi e una brocca di acqua fresca. Tutto intorno, il silenzio e la tranquillità di ulivi e alberi da frutta, e il panorama rassicurante delle dolci colline dell’entroterra pescarese. Mentre la luce si fa più tenue, Giulia Scappaticcio, donna solare ed energica, romana d’origine, di sangue ciociaro cresciuta ai Castelli Romani, ma pazzamente innamorata dell’Abruzzo, racconta la sua storia, di come si è trasformata da impiegata dell’Alitalia in ristoratrice e cuoca eccellente di specialità abruzzesi. Giulia, 37 anni, gestisce insieme al marito, Gianluca Febbo, il “Casale Centurione”, una country house in contrada S. Maria d’Arabona, a Manoppello, dove vivono anche i suoi tre figli. Fino al 2007 abitava nella capitale, mettendo a frutto le sue conoscenze della lingua inglese nel Customer Care della compagnia di bandiera. Poi l’incontro con Gianluca, originario di Manoppello e il suo aut aut: “A Roma non si può vivere, o vieni in Abruzzo o niente”. E per amore, si sa, si fanno rinunce imprevedibili. Così Giulia ha abbandonato Roma e, con poca convinzione, si è trasferita in Abruzzo dove l’attendevano i suoceri e un casale da ristrutturare. “Per me l’Abruzzo era il Gran Sasso, lì si fermava la mia conoscenza della regione, come quella di molti laziali.Quando Gianluca mi parlava di Manoppello pensavo hic sunt leones.” racconta facendosi un risata “ Invece, ho scoperto una terra bellissima che non mi sarei mai aspettata di trovare. Prima ho iniziato a conoscere la zona intorno a Manoppello e poi, grazie alle partite di calcio di mio figlio che mi hanno fatto girare tanto, ho potuto esplorare gran parte del territorio. Va detto ai tanti romani che preferiscono la Toscana o l’Umbria, che bastano due ore di macchina per trovare un mondo nuovo”.
La scoperta della bellezza della terra abruzzese è andata di pari passo con la nuova attività di Giulia. Ristrutturato il tetto del casale, è partita l’avventura della country house, che avrebbe dovuto essere solo un Bed&Breakfast. “Consapevoli della bellezza del posto, abbiamo inizialmente pensato solo al B&B, poi mio marito ha insistito per il ristorante poiché aveva già avuto un’esperienza nel settore lavorando come cameriere” ricorda. “In casa mia, ero abituata a cucinare e così abbiamo deciso di tentare”. L’attività del ristorante inizia nel 2009, mentre nel 2010 il casale mette a disposizione degli ospiti anche sei camere. In cucina, piatti e prelibatezze vengono preparati non da un cuoco ma da una casalinga, la signora Lorisa D’Agostino, da Giulia e dalla suocera, Francesca Belfiglio. “Siamo partiti con il semplice passa parola e siamo cresciuti gradualmente. Le persone capiscono che prepariamo piatti artigianali, fatti in giornata e apprezzano i sapori genuini. Ecco perché non spingiamo molto sui numeri”, precisa Giulia.
Pasta fresca lavorata a mano, formaggi da Serramonacesca e Villa Badessa, salumi di Lettomanoppello, le carni da Alanno. Verdure, vino, olio, marmellate e conserve made in “Casale Centurione”. Ecco i prodotti per comporre un menù con antipasti a base di pallotte cace e ove, trippa, verdure in pastella, fegatini, salumi, formaggi e ricottine. Tra i primi, si possono assaggiare ravioli di ricotta, sagne e ceci, chitarra, gnocchi e la specialità della trappettara, a base di pasta di olive, pomodorini e peperoncino, mentre per i secondi carne di agnello e maiale e, su prenotazione, baccalà preparato in mille modi. Per concludere, dolci fatti in casa e semifreddi.
“Lavoriamo molto con i turisti, soprattutto inglesi e tedeschi, con cui comunico facilmente avendo studiato lingue” spiega Giulia “Giorni fa alcuni signori inglesi mi hanno detto che l’Abruzzo rappresenta la vera Italia perché dove andavano in vacanza fino allo scorso anno, in Toscana, tutto era business. La mia idea di sviluppo di questa realtà è di collegarla con il turismo estero”.
Come fare tra lavoro e famiglia per realizzare nuove idee? Giulia ha scelto il web creando una pagina su Facebook, ha seguito un corso sugli eremi della Maiella, ha partecipato a “Let’s blog Abruzzo” dove ha fatto tante conoscenze, ha iniziato a collaborare con alcune amiche che si occupano di tour enogastronomici per stranieri ed ha ideato una cooking class per stranieri, Abruzzo Country Cooking, che si terrà il 20 luglio prossimo, a Manoppello. “Voglio creare un discorso legato alle emozioni che si provano in cucina, come quando da bambini si andava in campagna dai nonni “ spiega. ”Insegnerò a fare la chitarra e la trappettara, A pranzo mangeremo ciò che abbiamo preparato, poi li accompagnerò a fare un’esperienza sensoriale nel nostro orto e infine visiteremo la Tenuta d’Arabona per degustarne i vini e andremo a vedere alcune case di terra cruda. Lo stesso turista, attraverso questa esperienza enogastronomica, potrà apprezzare l’Abruzzo, farlo conoscere all’estero, decidere di tornarci e magari un giorno comprare una casetta per viverci dopo la pensione” conclude. “Mi sono innamorata di questa regione. Mi ha dato una nuova vita.Vorrei solo far capire ai tanti pigroni che rimangono nel giardino di casa o a quelli che cercano il fresco il sabato pomeriggio nei centri commerciali che, anche solo con mezz’ora di macchina, si arriva in posti meravigliosi dove si ritrova il contatto con la natura”.
Meraviglioso articolo, informazioni molto utili …Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Giulia di persona al corso del potere delle emozioni positive…e che dire ? Simpatia, tenacia, umiltà e cordialità e tanto altro oltre alla sua spontaneità e al suo sorriso mi hanno fatto sentire la sua mancanza ieri. Se non avessi un altro impegno sabato sarei lì al Casale a “imparare” e ad “assaporare” !!! Sono sicura che sarà un successo e che si replicherà e allora sarò in prima fila… Condivido con Giulia l’amore per l’Abruzzo mia terra di adozione e l’emozione di “fare un lavoro per piacere e per amore”
Una GRANDE DONNA