La Marsica deve avere un posto di primo piano nell’economia agricola regionale, e la nuova politica europea sarà una chance importantissima. E’ quanto emerso nel corso del convegno “La nuova Pac 2014-2020 tra sostenibilità e innovazione ”, promosso da Coldiretti con il finanziamento dell’Unione Europea nel Castello Orsini di Avezzano.
Settecento gli agricoltori arrivati questa mattina da tutta la Marsica per conoscere le ultime novità riguardanti la riforma della Politica Agricola Comunitaria, alla presenza del presidente regionale di Coldiretti, Domenico Pasetti, del direttore regionale, Alberto Bertinelli, del direttore provinciale, Massimiliano Volpone, dell’assessore all’agricoltura, Dino Pepe e a numerose autorità tra cui una ventina di sindaci, il presidente della Provincia di L’Aquila, Antonio Del Corvo, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio e il vescovo di Avezzano, Pietro Santoro, che ha ribadito il ruolo etico del cibo nella società contemporanea.
Il ruolo della Marsica nell’economia agricola
In una location trasformata in un grande orto con i prodotti più rappresentativi del Fucino esposti in bella mostra nei cesti preparati per l’occasione, il convegno di Coldiretti è stata l’occasione per fare il punto su una agricoltura che guarda al futuro, partendo da un concetto molto semplice: l’importanza che la Marsica ricopre nell’economia agricola regionale con il suo 25% del Pil abruzzese, 2mila imprese agricole e un totale di 9.800 lavoratori.
Dati che ruotano intorno a due prodotti principali: patate e ortaggi, rispettivamente con 74 e 61 milioni di euro di fatturato lordo tanto da dare all’Abruzzo una posizione di preminenza sui mercati nazionali visto che la produzione di carote rappresenta il 26,7% della produzione italiana e quella di patate il 9,2%, per non parlare di radicchio e indivia che rispettivamente coprono il 13,6% e il 16,9% della produzione nazionale.
Fucino, vero orto d’Italia, “fucina” di produzioni che, oggi più che mai, con la nuova politica agricola comunitaria ha bisogno di operatività e concretezza. “Una riforma”- ha introdotto il direttore di Coldiretti Abruzzo, Alberto Bertinelli – “con tematiche nuove, che aprono una nuova stagione per l’agricoltura e gli imprenditori, ma anche nuove regole e importanti scelte da fare”. Da questo presupposto, sono partiti gli interventi tecnici a cura di Stefano Leporati della Confederazione nazionale Coldiretti, che ha illustrato i concetti di agricoltore attivo, semplificazione amministrativa e ridistribuzione dei premi aziendali, sui quali ha ricordato la grande azione di pressing svolta da Coldiretti nel processo di costruzione della riforma.
L’impegno della Regione
Nel dettaglio sono scesi invece Fabio Di Pietro e Maurizio Chiummariello, di Coldiretti Abruzzo, che hanno illustrato le novità dei pagamenti destinati alle imprese agricole, mentre l’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe ha rimarcato l’impegno della Regione nei confronti dell’economia agricola soprattutto in riferimento alla programmazione degli interventi previsti con il Piano di sviluppo rurale. “In questo senso sburocratizzazione, semplificazione e riorganizzazione dell’assessorato sulla base della nuova legge di riordino” – ha detto l’assessore – “sono le parole chiave per una strategia efficace di spesa dei fondi comunitari”.
Conclusioni affidate al presidente regionale Domenico Pasetti, che ha sottolineato la fame delle imprese di temi come “innovazione, internazionalizzazione, qualità e sostenibilità”. “L’agricoltura oggi ha bisogno di scelte strategiche e di una progettualità capace di favorire lo sviluppo delle imprese” – ha evidenziato Pasetti. “Il concetto di cibo resta il binario su cui muovere il processo di sviluppo necessario per poter guardare al futuro”.
Soddisfatto dell’incontro anche il direttore di Coldiretti L’Aquila, Massimiliano Volpone, che insieme al segretario di zona, Dino Meschieri, ha curato l’aspetto organizzativo della mobilitazione e ha evidenziato quanto le aree interne siano terre da riconquistare con azioni forti e politiche mirate a quelle che sono le vocazioni locali. “Con la giornata di oggi” – ha concluso Volpone – “si apre per la Marsica una stagione nuova che vedrà Coldiretti sempre più protagonista e vicina alle imprese”.