Finisce all’undicesimo episodio la corsa della pescarese Beatrice De Tullio a MasterChef. E non finisce bene. La giovane promessa che voleva arrivare al podio con la sua grinta viene messa fuori dai giudici a causa del risultato del suo Invention Test. Una brutta fine, Beatrice fra pianto e disperazione è costretta a restituire il grembiule, dopo una durissima reprimenda da parte dei giudici, Cracco in primis. Che peccato. La pasionaria del lievito madre era andata sull’orlo dell’abisso già giovedì scorso, riuscendo per il rotto della cuffia a salvarsi dall’eliminazione e a restituire speranze alla sua città e ai suoi tanti sostenitori in patria.
Questo giovedì le cose sembravano andare meglio, la Mistery Box era stata affrontata con fermezza, ma quando il maestro pasticcere Iginio Massari ha fatto il suo ingresso nello studio, per lei le cose sono cambiate. E non in meglio. La vincitrice della Mistery deve sceglie il tema per mettere in difficoltà gli avversari per il Pressure Test, si tratta di Eleonora, che, quasi profeticamente, confessa di non avere in simpatia la nostra. Nascosti sotto i tre coperchi ci sono tre dolci realizzati dal numero uno italiano dei dolci, ospite e giudice d’eccezione per la puntata, a lei la scelta del tipo di dolce che gli apprendisti dovranno realizzare partendo da quello del maestro. Sceglie il Pan di Spagna. Beatrice non lo sa ancora, ma è l’inizio della fine per lei. Il maestro, tensione per tensione, sarà il quarto giudice. Il compito è realizzare un dolce di “credenza”, non si tratta di riprodurre quelli che sono sotto le cloche, ma di partire da quelle e farne di nuovi.
Pan di Spagna. Si comincia. Il destino le gioca un tiro mancino e Beatrice è subito in crisi, il suo frullino le dà problemi e lei diventa nervosa. Ha un pan di Spagna che non cuoce e solo 20 minuti per farsi onore e arrivare al risultato. Non ce la farà mai a farlo cuocere, e non serve nemmeno il tentativo di metterlo nell’abbattitore a risolvere. Cerca una via smart che sarà la ragione della sua fine: chiederlo in prestito ai suoi vicini, si tratta di Marco ed Eleonora, com’era accaduto a tutti i compagni di fuochi durante altre prove, per altri ingredienti mancanti o da condividere. Spera, così, di risolvere il problema e portare un risultato alla prova. Ma allo stress non regge, piange e i giudici prendono in esame caso e problemi del Pan di Spagna abortito.
E’ la fine, perché ora i quattro giudici, Massari compreso, dicono la propria sulla prova di Beatrice. Che fare, come definire il suo lavoro, come valutare il fatto che il dolce che sta componendo non ha pan di Spagna fatto materialmente da lei a causa dell’impasse in cui si è trovata? Beatrice cercava una soluzione, alla luce delle telecamere del talent, immaginando che fosse il risultato finale a contare.
Però viene chiamata a riferire davanti ai giudici che non la pensano come lei in buona fede immagina e non sono per niente teneri. Alla fine la decisione è durissima. Decidono dopo una reprimenda altisonante, come i toni televisivi del talent impongono, la pronuncia Cracco prima del verdetto. Di fatto lei non ha realizzato il dolce, il suo pan di Spagna è rimasto nell’abbattitore, l’assemblamento viene ritenuto scorretto, sbagliato, da punire, perché, dicono, non lo ha fatto lei. Beatrice cerca di spiegare, di giustificare il suo agire e far capire che era un modo per non arrendersi all’impasse, che era in buona fede, ma stavolta è Bastianich a non prenderla bene, interviene anche lui durissimo a difesa dell’ “onore di tutti gli aspiranti chef”.
Il verdetto è dei peggiori che potessimo immaginare: Beatrice deve restituire il grembiule e uscire senza gloria dalla cucina di MasterChef. Un peccato, davvero. Una fine che speravamo fosse diversa.
Sui social i commenti si scatenano, parlano di comportamenti diversi in passato, stigmatizzano l’esclusione. Le pagine Facebook della ormai ex concorrente tacciono. Sono ancora piene di buone intenzioni, di auspici, della sua voglia di cucinare dolci, che, scrive, l’ha tenuta impegnata nei giorni che precedevano. Un triste viatico. Ancora una volta, peccato, poteva andare diversamente.
A fine talent su Sky Beatrice compare nell’intervista in cui commenta ciò che è accaduto. Ha il viso provato, ma l’umore sembra reggere: “Quando mi hanno chiesto di togliere il grembiule è stata come una pugnalata al cuore, perché non è stata giudicata la torta che ho composto, ma la mia persona. E’ stata menzionata l’onesta e l’onestà non c’è nel palesare gli ingredienti presi da altri nel proprio piatto. L’esperienza di MasterChef è stata quello che cerco dalla vita: incognite, esuberanza, stress, giornate infinite, però tanto divertimento e libertà di espressione. E’ stato sfide, è stato televisione, che io adoro. La difficoltà maggiore di questo percorso è stata trovarmi a vedere che il mondo della cucina non nasce dalla materia prima già lavorata dal negoziante di fiducia. Mi sono dovuta relazionare con materia prima allo stato grezzo e ho sentito la differenza fra me e altri che sapevano già sfilettare e disossare. Il ricordo più bello è ogni singolo istante che mi sono ritrovata in una Mistery Box con tanti ingredienti. Mi piace l’incognita di preparare cose al momento. Oggi la mia cucina è un gioco di equilibrio, basato sui bilanciamenti dei vari gusti e dei vari ingredienti. E giocare è come comporre melodie, io uso gli ingredienti come note, mi piace cantare: è giocare, sperimentare, creare melodie, creare musiche con ingredienti infiniti. La mia cucina rimane istinto, creatività e fantasia, rimane imprevedibilità rimane quello che sono io dentro al piatto. C’è la consapevolezza in più di alcune tecniche che possono esserci, c’è la consapevolezza di tecniche che mancano. Nel mio futuro vedo quello che pensavo prima di ogni gara e che mi faceva stare di un bene incredibile. Vedo la felicità.A tutti quelli che hanno seguito il mio percorso grazie di cuore e non temete, mica finisco qui, mi ritroverete in giro da qualche parte”.
Clicca nella foto a destra o qui per guardarla.
(le foto sono tratte dai live di MasterChef.sky.it)