La metà delle famiglie residenti in Italia ha percepito, nel 2011, un reddito netto non superiore a 24.634 euro l’anno (circa 2.053 al mese). Lo riferisce l’Istat nel report su reddito e condizioni di vita riferito all’anno 2012. Nel Sud e nelle Isole – spiega l’istituto – il 50% delle famiglie percepisce meno di 20.129 euro (circa 1.677 euro mensili).
Il reddito mediano delle famiglie, che vivono nel Mezzogiorno è pari al 73% di quello delle famiglie residenti al Nord; per il Centro il valore sale al 96%. Il 20% più ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta l’8%.
Quasi un terzo (29,9%) della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale. Lo rileva l’Istat nel Report su reddito e condizioni di vita del 2012, secondo cui rispetto al 2011, l’indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, per l’aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall’11,2% al 14,5%). Quasi la metà (il 48%) dei residenti nel Mezzogiorno è a rischio di povertà ed esclusione ed è in tale ripartizione che l’aumento della severa deprivazione risulta più marcato: +5,5 punti (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all’8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%).
Il rischio di povertà o esclusione sociale è più alto per le famiglie numerose (39,5%) o monoreddito (48,3%); aumenti significativi, tra il 2011 e il 2012, si registrano tra gli anziani soli (dal 34,8% al 38,0%), i monogenitori (dal 39,4% al 41,7%), le famiglie con tre o più figli (dal 39,8% al 48,3%), se in famiglia vi sono almeno tre minori. Il rischio di povertà o esclusione sociale – sottolinea l’Istat – è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%).
I dati Istat sono “sconcertanti”. Lo afferma il Codacons aggiungendo che preoccupano in particolare “quelli secondo i quali il 50,8% delle famiglie non può permettersi una settimana di ferie, il 42,5% non riesce a sostenere una spesa imprevista di 800 euro ed il 16,8% non può permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni, dimostrano che l’Italia è tornata come nel Dopoguerra, con gli italiani in miseria, costretti a lottare contro la povertà, obbligati a risparmiare persino sull’acquisto del cibo, con la costante paura di non riuscire a farcela”.