Duecento imprenditori agricoli abruzzesi presidieranno domani, 4 dicembre, il valico del Brennero nell’ambito della mobilitazione nazionale di Coldiretti “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. Il campo base è all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia).
“Un appuntamento importante a cui gli imprenditori agricoli abruzzesi non potevano mancare” spiega il direttore di Coldiretti Abruzzo Simone Ciampoli “un modo importante per combattere il falso made in Italy e lanciare un ulteriore messaggio forte di salvaguardia dell’agroalimentare italiano”.
Autobotti, camion frigo, container saranno verificati dagli agricoltori e dagli allevatori delle quattro province per smascherare il “finto Made in Italy” diretto sulle tavole in vista del Natale, all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti.
Piena condivisione delle iniziative messe in campo dalla Coldiretti per la tutela e la salvaguardia del Made in Italy agroalimentare è quella espressa in una lettera indirizzata dal presidente regionale dell’organizzazione professionale, dal Governatore Gianni Chiodi e dall’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. “La Regione Abruzzo – si legge nella missiva – è in appoggio alla Coldiretti contro il deplorevole fenomeno della contraffazione dei prodotti agroalimentari, che non solo incide negativamente sulla nostra economia ma che potrebbe mettere a rischio, come purtroppo e’ accaduto in passato, la salute dei consumatori. I nostri produttori devono essere garantiti da una normativa che favorisca la trasparenza proprio perche’ i prodotti Italiani sono quelli maggiormente colpiti dalla contraffazione. Per questo motivo, al fine di tutelare gli interesse del settore produttivo agroalimentare italiano, e in particolare quello abruzzese, ci impegniamo a sollecitare il Ministro alle Politiche agricole Alimentari e Forestali e il Ministro della Salute al fine di assicurare il rispetto, da parte della Commissione Europea del termine del 13 dicembre 2013, imposto dal regolamento n. 1169/20117CE, per l’attuazione dell’obbligo di indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza con riferimento alle carni suine”. Inoltre, Chiodi e Febbo si impegneranno ad attivare i decreti di attuazione della legge 3 febbraio 2011, n. 4 per introdurre l’obbligo di etichettatura a partire dalle carni suine e, inoltre, ad avviare opportune campagne di informazione per gli organi di controllo e per i consumatori sulle normative in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e le indicazioni di origine. Ai Ministri competenti si chiede l’adozione, anche per le carni suine, di un sistema analogo a quello previsto dall’articolo 10 della legge 14 gennaio 2013, n. 9, Norme sulla qualita’ e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini. Infine, non viene esclusa la possibilita’ di intraprendere azioni legali a tutela dell’immagine della Regione che rappresentiamo a tutela del nostro sistema produttivo ed occupazionale e della salute dei nostri concittadini. Intanto, l’assessore Mauro Febbo fa sapere che giovedì 5 dicembre parteciperà alla manifestazione in programma a Roma, in piazza Montecitorio, organizzata da Coldiretti proprio per portare all’attenzione del Paese il furto di valore che la nostra agricoltura subisce in conseguenza dei flussi di importazione di prodotti alimentari che, provenienti dall’estero ma spacciati come italiani, causano un grave danno alla produzione nazionale.
Attraverso il valico Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati e altri prodotti che, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti per l’occasione, stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo guiderà il presidio che si svolgerà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera.
(foto tratta da www.coldiretti.it)