Parla correntemente quattro lingue, ha parenti sparsi in 4 continenti, ha creato un blog dove il 4 è una coincidenza grafica ma ci sta benissimo, in “Abruzzo4Foodies“, a descrivere l’orizzonte che Emiliana Dell’Arciprete sta costruendo: far conoscere l’Abruzzo attraverso l’enogastronomia. Turismo-cibo un binomio fashion in questo momento, ma non per chi mastica turismo da 13 anni come lei, che vive a Orsogna, lavora poco distante, a Guardiagrele e nei ritagli di tempo sospesi tra la famiglia e il suo ruolo di agente di viaggi d’affari per la Seneca Business Travel, accoglie stranieri che vogliono inseguire la bellezza dell’Abruzzo attraverso tradizioni e prodotti tipici dei suoi territori.
“Lo faccio da quando mi sono chiesta a che cosa davvero mi sarebbe piaciuto dedicarmi per il futuro – si racconta – Viaggio spesso in giro per il mondo, sono nata e cresciuta in una famiglia che ha sempre tenuto le porte aperte, vivo in una regione che è bellissima e che non ha solo paesaggi da offrire. Tutti questi fattori sono condensati nel blog che è nato un anno e mezzo fa, incrociando diverse fortunate coincidenze che mi hanno convinto a rimanere sulla piccola strada che mi si era avverta davanti, far conoscere l’Abruzzo a turisti stranieri. Per questo il
blog è in inglese. Ho provato, c’era un gruppo di turisti che voleva visitare una cantina: li ho portati al Feuduccio, vicino Orsogna, per una visita guidata e un pranzo in un agriturismo lì vicino ed è andata bene. Sono arrivate altre richieste, tutto grazie ai social network e al passaparola, ho fatto altre esperienze belle e appassionanti e pochi mesi dopo sono stata contattata da una blogger con la B maiuscola, Sam Dunham di Life in Abruzzo, scrittrice e
giornalista anglosassone che è stata motore di Let’s Blog Abruzzo, il primo raduno di blogger stranieri, a giugno, a Santo Stefano di Sessanio (nella foto con lo staff dell’evento, c’è Alessandro Di Nisio di Paesaggi d’Abruzzo, Helen Free di BlogAway e Luana Di Lorito della Cantina Tollo). E’ stata un’esperienza fantastica e istruttiva, perché ho creato sinergie preziose con altri professionisti, specie donne e soprattutto perché mi sono ritrovata davanti e in mezzo a voci capaci di smuovere flussi turistici da più continenti verso l’Abruzzo semplicemente raccontandolo. Perché è questa la chiave: non portare l’Abruzzo fuori, ma portare i turisti in Abruzzo. Funziona!”
Incuriositi dalla vendemmia, da una lezione di pasta alla chitarra, dalla produzione di olio, dalla birra, dai corsi di cucina tipica e poi rapiti dalla bellezza selvaggia della nostra terra, scoperta mentre attraversano borghi, altipiani, o scarpinano nei luoghi più suggestivi e pittoreschi delle montagne abruzzesi. “Mi contattano attraverso il blog, scelgono e quando vivono queste esperienze poi vedi il loro sguardo rapito dai nostri panorami e ti dici: ma che bello vivere qui – riprende – Già, perché io non faccio la guida, ma cerco di viaggiare dentro la mia terra mettendomi nei panni di uno straniero che la vuole conoscere, ecco, magari come se fossi uno straniero che ci vive da sempre. E questo punto di vista è una scoperta continua anche per me che carico la famiglia in macchina e la porto alla scoperta dei territori perché i miei figli imparino a guardare e a conoscere il posto dove sono nati e che è parte della loro identità”.
Legge un libro di Estella Canziani, un diario di viaggio dell’antropologa italo inglese che un secolo fa ha raccontato e ritratto nei suoi acquerelli scorci belli e selvaggi d’Abruzzo fra Castelvecchio, Santo Stefano, Calascio, Castel del Monte, Scanno, Cocullo e L’Aquila e dintorni e riflette su come sia una singolare “fortuna” il fatto che l’isolamento morfologico abruzzese abbia ancora oggi conservato intatti certi scenari che lei raccontava in un viaggio di quasi un secolo fa. Scenari che vengono cercati e rischiesti a lei da persone che arrivano dalla Nuova Zelanda, dagli stati Uniti, persino dalla Siberia, per dirne alcuni: “Molti posti sono rimasti immutati – rimarca Emiliana – ma attenzione, questa è una fortuna, perché sono pronti a far decollare una “nuova” economia del territorio fatta di prodotti tipici, di artigiani, di agricoltori, qualità che all’Abruzzo non mancano e che all’estero interessano tanto da chiederle e venirle a cercare e vivere. Perché il turista straniero ha un’idea precisa della sua meta e deve essere
accolto in modo da poter esaudire quello che si aspetta dal viaggio: efficienza, storia, precisione, il massimo nel tempo previsto, perché così riparte con la nostalgia, parla con altri e fa promozione. Il mondo arriva qui se comprendiamo che non siamo soli e che l’accoglienza deve essere studiata su ciò che il mondo chiede per venire”.
Chiaro. Lei lo ha fatto gratis in questi anni. Anche se questo tipo di turismo, questa accoglienza che fonde l’enogastronomia al viaggio, è una nicchia dove si muovono pochi, competenti professionisti, malgrado sia un giacimento. “Il turismo risolleva il territorio, se lo mostra in tutta la sua bellezza. Non basta portare un gruppo a fare il vino o infilare in menù super gourmet una pagnotta che avrebbe fatto vergognare i nostri nonni per quanto era povera, ogni prodotto ha una storia che è cultura, tradizione, qualità e queste cose devono viaggiare assieme, sennò non funzionano”.
Se ha bisogno di perdersi cerca la montagna, se invece deve ritrovarsi, è sulla terrazza di Pennapiedimonte che si spinge. Fra le tante cose che ha scoperto in queste microesplorazioni c’è la polenta, che non aveva mai guardato come avrebbe dovuto: “Tutto passa attraverso il cibo, io ho imparato a mangiarla e con la polenta in bocca ho ritrovato gli inverni freddi in cui mia nonna la faceva, il fuoco acceso, il sibilo del vento gelido all’esterno”. Nel futuro c’è una grossa soddisfazione incassata da poco: la partnership di ToursbyLocals, un gruppo di professionisti con sede a Vancouver , in Canada che collega i viaggiatori con affiliati in tutto il mondo dal 2008. La rete, da allora è cresciuta a tal punto da includere attualmente più di 1600 affiliati che lavorano in 127 paesi e che offrono 9.860 tour diversi. Per i viaggiatori, il sito offre un modo vantaggioso per la ricerca di escursioni interessanti insieme alla valutazione di altri viaggiatori.
“Sono davvero orgogliosa di essere in questa iniziativa – dice Emiliana Dell’Arciprete – Perché è chiaro che offrire un servizio eccellente ai nostri clienti può influenzare positivamente il futuro della nostra attività e la qualità della vita nella nostra comunità di viaggiatori. In qualità di manager di Abruzzo4foodies , sono onorata di far parte di ToursByLocals e orgogliosa di mostrare l’Abruzzo al mondo. Insieme a un partner prezioso e importante come questo, lavorerò ancora più intensamente per accogliere sempre più visitatori nella mia bella terra”.