La borsa storica del turismo abruzzese cambia location: quest’anno Ecotur si avrà come cornice l’interno dell’Auditorium Diocleziano di Lanciano dal 31 marzo al 1° aprile. Due giorni intensi di incontri fra operatori per allargare i confini dell’Abruzzo da vedere, ma anche di quello da bere. Uno dei giorni, infatti, sarà dedicato esclusivamente al vino e al movimento turistico collegato.
L’ultima edizione era stata ospitata dal complesso espositivo della Camera di Commercio di Chieti, l’edizione 2014 approda a Lanciano in un bene monumentale di alto valore, un “Ponte” trasformato in “Auditorium”.
Si tratta di una struttura che domina piazza Plebiscito e Largo Paolo Tasso. Inizialmente è stato utilizzato come passaggio pedonale per carrozze e animali mentre la zona sottostante è stato utilizzata come fondaco e rifugio per la guerra, poi come mercato del pesce. Riscoperto e restaurato, è tornata in auge anche la sua splendida acustica che ne ha fatto un auditorium.
“I centri storici sono destinati ad essere sempre di più porte dei parchi e centro di servizi per il turismo natura, un turismo sempre di più destinato a far rivivere le nostre città : ed è proprio nel centro storico di Lanciano, uno dei più estesi d’Abruzzo, che si è aperta questa mattina la 24sima edizione di Ecotur, la storica borsa internazionale del turismo natura. A differenza di alcune tendenze del turismo tradizionale che puntano a creare delle separazioni nette fra villaggi vacanze e territorio, noi crediamo nella sfida del turismo natura, ha detto il presidente di Ecotur Enzo Giammarino in apertura dei lavori nella bella cornice dell’Auditorium Diocleziano di Lanciano, dove sono presenti 60 tour operatori provenienti dai principali mercati europei, ma anche da Giappone e Stati Uniti.
“I due segmenti emergenti del made in Italy, ovvero il vino ed il turismo di qualita’, stringeranno per la prima volta un alleanza e lo faranno in Abruzzo – sottolinea Giammarino – da alcuni anni ormai stiamo sperimentando con successo l’allargamento degli orizzonti del turismo natura, stringendo sinergie ed alleanza con i prodotti ed i servizi delle destinazioni: dai borghi alla qualita’ ambientale e in questa sperimentazione abbiamo trovato un mercato estremamente attento al settore food, con particolare interesse per il vino. Questa mattina sono stati presentati i numeri dell 11simo Rapporto Ecotur sul turismo natura, elaborati insieme a Istat, Enit e Università dell’Aquila: sono numeri che dimostrano quanto tra i punti di forza del turismo in Italia ci siano sempre di più la qualità del vino e dei prodotti del territorio sottolinea Giammarino e siamo orgogliosi che sia proprio il nostro Abruzzo, grazie ad Ecotur, a sperimentare questa strada innovativa incontrando da subito il consenso di operatori internazionali e di venditori provenienti dalle principali regioni del centro e del sud Italia .
Il turismo tradizionale soffre la crisi, ma il turismo natura reagisce meglio e le prospettive per il 2014 sono nuovamente col segno positivo. Secondo l’Undicesimo Rapporto Ecotur sul Turismo natura, elaborato insieme ad Istat, Enit ed Università dell’Aquila e presentato in apertura, le cifre del 2013 indicano infatti un incremento dell’1,48% delle presenze rispetto al 2012, e del 4,1% del fatturato, rispetto ad un turismo tradizionale che invece ha visto le voci scendere rispettivamente del 3,5% e del 9,5%. Le presenze generate dal turismo natura in Italia hanno infatti sfondato quota 101 milioni, producendo un fatturato di 11,378 miliardi di euro.
“A migliorare la performance economica del settore – ha spiegato il coordinatore scientifico del Rapporto, il docente universitario Tommaso Paolini – è stato l’incremento dell’internazionalizzazione di questo segmento di mercato. Per la prima volta nel 2013 l’incidenza di turisti stranieri ha raggiunto il 40,2% del totale nel turismo natura (era il 38% l’anno precedente), e questo genera un incremento del giro d’affari, in quanto un turista straniero spende mediamente 100 euro al giorno a fronte dei 65 di un turista italiano”.
Il parco più richiesto dal mercato italiano del turismo natura è il Parco nazionale d’Abruzzo: emerge dal Rapporto Ecotur sul Turismo Natura. ll Parco nazionale d’Abruzzo è raggiunto dal 21 per cento delle richieste, seguito da Gran Paradiso (17%), Dolomiti Bellunesi (11%), Cinque Terre (9%), Stelvio e Pollino (entrambi al 7%), Circeo e Foreste Casentinesi (entrambi al 5%), Arcipelago Toscano (4%) e Gran Sasso (3%) , si legge nella nota di Ecotur. Per il mercato europeo invece la top ten e’ invece guidata dal Parco nazionale delle Cinque Terre (25%), seguito da Dolomiti Bellunesi (20%), Appennino Tosco-Emiliano (9%), Arcipelago Toscano (7%), Vesuvio (7%), Gran Paradiso (6%), Cilento e Valle di Diano (5%), Abruzzo, Lazio e Molise (4%), Monti Sibillini (3%) e Stelvio (3%).
A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura sono prevalentemente la voglia di fare attività sportive (47%) e il relax (20%), ma anche l’enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%): ma la vera regina del turismo natura si conferma per il secondo anno consecutivo la bicicletta. “Il biking è infatti l’attività sportiva prediletta dai turisti natura con il 30% delle preferenze, seguita da escursionismo (21%) e trekking (18%) , sottolinea la nota. “Il dato che ci rende particolarmente ottimisti – ha sottolineato il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino – e’ la previsione dei tour operator per il 2014: il 58% prevede che il settore crescerà nel corso di quest’anno, mentre solo il 6% prevede una diminuzione e il resto ritiene che il mercato resterà stabile .