Sta per cominciare un tunnel alimentare che può durare 4 giorni e da cui, a volte, si esce sazi, con la consapevolezza di dover smaltire ciò che inevitabilmente si finisce con l’assaggiare, mangiare, ingollare perché sulle tavole imbandite a festa casalinghe, parentali, amicali e solidali. Bene, non vogliamo dirvi fate attenzione mangiare troppo fa male e vi fa pure ingrassare, ma vogliamo proporvi una piccolo training buono per affrontare le “fatiche” di questi giorni. Per farlo abbiamo scelto un allenatore d’eccezione, Francesco Di Tommaso, fisioterapista specializzato in chinesiologia applicata, la sua roccaforte è a Ortona, presso ReHab studio dove ha seguito e segue migliaia di pazienti, proponendo un approccio biochimico, strutturale e psicoemotivo per la conquista del benessere fisico e che con un gruppo di chef, tecnici e ricercatori che presso la cucina laboratorio della Despan di San Giovanni Teatino sta lavorando a dei corsi di alimentazione e cucina studiata sul Ph del corpo e l’equilibrio acido base degli alimenti di cui presto vi parleremo.
“Mangiare bene è una priorità per il benessere del corpo – dice – Per mangiare bene bisogna tenere conto di tanti altri fattori che non sono strettamente connessi al cibo. Per questo il mio primo consiglio su come affrontare le tavole delle Feste è quello di goderne a pieno, perché recepire e vivere emotivamente la festa procura una buona base di partenza”. Che non significa abbuffarsi, assaggiare tutto e vivere felicemente satollo: alla Festa il corpo deve prepararsi: “Nei giorni che precedono mangiare verdura, in modo da depurare il corpo e prepararlo all’assunzione di grassi e proteine – riprende – Bere acqua è fondamentale per ritrovare equilibri benefici a tutto il corpo: ai miei pazienti consiglio un sorso d’acqua ogni quarto d’ora, per rieducarsi a bere e per non sprecare una linfa vitale per il nostro corpo che ne è costituito per il 70 per cento in tutte le sue parti. Non serve bere un litro d’acqua intero, perché il corpo prenderà di quel litro solo quello che serve ed espellerà il resto: bevendo spesso, invece, l’acqua arriva dove deve arrivare. In tutto circa 15 bicchieri nell’arco di una giornata”. Anche se, è necessario dirlo, parliamo di acqua ionizzata, che è quella che Di Tommaso usa per il benessere dei suoi pazienti, acqua che mantiene freschezza e minerali. Ma il concetto è estensibile comunque per chi ha per le mani una buona e sicura acqua di rubinetto, ad esempio.
“Preferire quindi le verdure che riempiono di minerali prima della maratona – riprende Francesco Di Tommaso – e iniziare i pranzi dall’insalata, perché agevola la digestione del resto. Inutile dire di assumere quantitativi non esagerati di cibo, regolandosi sul benessere che producono, l’importante è mangiare consapevoli degli effetti, godendo in modo completo della festa, perché questo è il segreto più importante di cui tenere conto”.
Questa dimensione del benessere lui l’ha scoperta sulla sua pelle, anzi sui suoi muscoli: “Anni fa, ero già fisioterapista – racconta – avevo un fortissimo dolore all’inguine che non riuscivo a risolvere. Un dolore che non mi permetteva di praticare sport. In Abruzzo c’era un chiropratico di fama e mi feci visitare: mi toccò la spalla e ne rimasi stupito, gli dissi che avevo dolore all’inguine e lui alla fine nella sua terapia eliminò sostanze alimentari che contribuivano ad infiammare i miei muscoli e a non farli guarire. Bene, dopo due giorni potevo scendere in campo a giocare come se nulla fosse accaduto prima. Così mi sono messo a studiare e mi sono specializzato in queste discipline”. Applicate, perché non possono fare a meno delle altre componenti che portano al benessere: biologia, struttura, medicina.
(Foto Giovanni De Sanctis)