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PESCARA. Parte la 96esima edizione del Giro d’Italia e per dirla con Indro Montanelli: “ogni giorno è domenica”. Passano gli anni, cambiano i protagonisti ma il fascino del frullare delle ruote che ascolti al bordo di una strada con gli occhi pieni di tantissimi colori resta intatto. La bicicletta ogni giorno di più si prende la sua rivinciat sulla macchina. E’ il mezzo più ecologico per spostarsi a dispetto della chimica, dei medici stregoni e del doping che è sempre un passo più avanti dell’antidoping. Il Giro è un luogo dell’anima, mille ricordi sono legati alla corsa rosa a ogni età della vita.
Scuole e strade chiuse ecco come la città aspetta la volata rosa.
C’è anche Campagna Amica di Coldiretti.
L’Abruzzo ancora una volta ha di che sognare con Cataldo, Di Luca, Rabottini e Taborre. Cataldo è alla corte di sir Wiggins che vuole saggiare le salite italiane dopo il triondo al Tour e alle Olimpiadi di Londra. I tre della Fantini Vini By Farnese avranno il compito dei guastatori nella corsa rosa più incerta nel risultato finale e ricca per il parterre di campioni che vi partecipano. Da Rabottini ci aspettiamo un’altra grande impresa come nela tappa di Pian dei Resinelli; anche Taborre è capace di grandi impennate; a Danilo Di Luca e Stefano Garzelli il compito di fare da chioccia ai giovani con licenza di provarci; a Santambrogio il compito di curare la classifica. Wiggins, Nibali, Samuel Sanchez, Scaponi ed Esjedal, vincitore a sorpresa nel 2012 sono i grandi favoriti. Da domani si comincia a Napoli con una tappa di assaggio di soli otto chilometri fra via Caracciolo e Posillipo con tre gpm in via Petrarca nel minicircuito di meno di 3 km. Sarà la festa dei velocisti. Cavendish in primis.
La tappa tutta abruzzese da San Salvo a Pescara è in programma venerdì 10 maggio. E’ considerata una frazione trappola per i continui saliscendi e qualche ‘muro’ che può segare le gambe. Anche in previsione della cronometro del giorno dopo a Gabicce.
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