Mancano solo poche ore ad un appuntamento di quelli che crescono in calore e intensità come le braci sotto la cenere. Quando l’idea di costituire un’associazione “narrativa” della biodiversità del paesaggio e del territorio abruzzese è nata, sotto Natale, la spinta era quella di mettere insieme la voglia e, forse, anche la delusione di un motivato gruppo di imprenditori di qualità al cospetto della necessità di cambiare il modo regionale di raccontare prodotti e territori.
Così, giorno dopo giorno, adesione dopo adesione, quella spinta è diventata una vera e propria sfida, accesissima: conquistare l’attenzione del mondo con la forza dei prodotti e del territorio, solo perchè tutto ciò che nasce e cresce dalla terra abruzzese è Abruzzo .
La garanzia è il lavoro di ognuno di quegli imprenditori, conosciuti al mondo per la qualità di cui sono portatori. L’orizzonte è ambizioso, ma inedito, fare squadra davvero, per raccontare l’Abruzzo, anzi, tutto ciò che è Abruzzo.
Così a Loreto questa sfida diventa provocazione nel convegno “Paesaggio abruzzese, costruzione del mito“, che si svolgerà presso il Palazzo Chiola di Loreto a partire dalle ore 10 di giovedì 19 marzo. Un mito che verrà presentato a voci istituzionali e del territorio per segnare una sorta di ri-partenza per la regione e ciò che produce.
La proposta verrà salutata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso, l’associazione parlerà attraverso diverse voci, quella della presidente, l’imprenditrice del vino Adriana Galasso, di Marcello Spadone, Presidente Qualità Abruzzo, associazione in piena sinergia con la prima. I costruttori del mito daranno voce a esperienze e idee attraverso le proprie relazioni, quella di Francesco Paolo Valentini fra i fondatori di èAbruzzo, di Francesca Petrei Verrigni, imprenditrice della pasta e fra gli associati di èAbruzzo, ci saranno nomi dell’enogastronomia nazionale, come Giorgio Melandri, curatore Enologica e Paolo Trimani dell’Enoteca Trimani dal 1821. Ai lavori parteciperà anche Alessandro Di Nisio il fondatore del portale Paesaggi d’Abruzzo, attualmente il sito abruzzese più cliccato al mondo che il mito lo ha confezionato grazie alla passione che lega oltre 100milafotografi fra professionisti e non, che sui social l’Abruzzo lo hanno raccontato. Le redini dei lavori ad Alessandro Bocchetti enogastronomo e narratore di una filiera biodiversa che cerca la sua giusta luce.
La premessa
La terra, il vino, il paesaggio, la pasta, l’olio, l’ambiente, i formaggi, i salumi il turismo, lo zafferano, il tartufo, l’enogastronomia, i cereali, gli animali, l’accoglienza: tutto questo è Abruzzo, l’identità di una regione unica che prende voce per raccontarsi al mondo.
La prima uscita ufficiale sarà al Vinitaly lunedì 23 marzo alle 12,30, padiglione 12 spazio Abruzzo, ma mercoledì 19 marzo l’associazione presenta il suo scopo al mondo abruzzese con un confronto dibattito in collaborazione con i talenti di Qualità .
L’Associazione
E’ Abruzzo nasce da una fortunata congiuntura, il bisogno sentito da un gruppo di produttori di vino di raccontare il territorio su cui vive e opera. Un bisogno che nasce non dalla necessità di promuovere una produzione o un prodotto, bensì dall’urgenza di dare voce alla biodiversità di cui ogni produzione e ogni prodotto sono vettori e frutti.
Così alle aziende fondatrici: Valentini, Pepe, Torre dei Beati, La Valentina, Tenuta Ulisse, Tenuta I Fauri, Valle Reale, Terraviva; De Fermo, Cirelli, Illuminati, Fattoria Nicodemi, Cataldi Madonna, Tiberio e Gentile, si uniranno il pastificio Verrigni, i salumi, i formaggi, gli animali da cortile, gli oli abruzzesi, le stanze del cinquestelle La Réserve e tante altre realtà abruzzesi. Tutti imprenditori che condividono un’idea per trasformarla in un racconto plurale, perché fino ad oggi questo non è ancora accaduto.
Lo scopo
L’Abruzzo è una regione speciale, geneticamente biodiversa, geograficamente unica, che offre lo spettacolo di un paesaggio montano a un passo dalla varietà di quello marittimo, che produce qualità sotto varie forme, che vede tornare a fiorire dalla terra antiche colture, che ha nelle infinite forme dell’accoglienza un patrimonio ancora inespresso di attrattività. E’ una regione di talenti che non devono essere celebrati, ma resi noti. La voce narrante è Abruzzo.
Il tema centrale è la promozione della filiera abruzzese attraverso tutti quei prodotti figli dell’unicità regionale. La sfida è imporre e distinguere la peculiarità di prodotti interamente abruzzesi da ciò che nasce con l’Abruzzo sullo sfondo. Per vincerla è necessario partire dalla terra, raccontare cosa è Abruzzo e creare un mito abruzzese perché raggiunga il resto del mondo e faccia da invito alla conoscenza.
Serve un racconto dell’Abruzzo, nasce qui un racconto unico, capace di far diventare la regione un sinonimo di qualità. Un sogno contemporaneo di tipicità e qualità diffusa. Non la retorica delle eccellenze, che non sono il linguaggio italiano, ma una narrazione di quotidiana e normale qualità, di storia agricola e di visione.
Bisogna fare in modo che il consumatore voglia bere e mangiare abruzzese e non perché è conveniente, o pittoresco, ma perché si vuole portare a casa un pizzico di questo racconto e tornarci appena possibile per aggiungere altri capitoli.
Il risultato per chi produce sarà fare impresa in maniera più serena e dare alla regione la possibilità di godere di un comparto che è il solo a poter trainare l’economia abruzzese, perché contiene in sé tutto il racconto di cio che è Abruzzo.
Il marchio
Turismo, enogastronomia e cultura hanno bisogno di strumenti per diventare più facilmente riconoscibili, per ricondurre all’unicità che è Abruzzo. Per fare questo l’associazione ha pensato ad un bollino da apporre sui prodotti di totale filiera abruzzese. Un’immagine dalla forma chiara e dal signifcato capace di evocare il mito: è un Abruzzo verde, con al suo interno una è, concepito per affermare un’appartenenza prima di tutto geografica e culturale che accompagnerà bottiglie, confezioni di pasta, olio, legumi, salumi e ogni altra categoria ne faccia richiesta.
Il bollino è di proprietà dell’associazione, ma potrà essere rilasciato da un apposito panel di professionisti degustatori, a qualsiasi prodotto possa garantire l’integrale filiera abruzzese, anche esterno all’associazione, questo previa valutazione qualitativa. L’obiettivo è ambizioso, ma contiene una speranza: che sempre più prodotti lo conquistino per divenire testimoni della totale filiera interna.
Perché farlo ora
La peculiarità d’Abruzzo non è rappresentata nel suo insieme, ma mai come in questo momento si verificano alcune inedite condizioni:
• aderenza del paesaggio abruzzese alla richiesta di territori tipici e riconoscibili e di un ambiente incontaminato;
• prodotti sempre più buoni e centrati, aderenti alla tradizione ma con una lettura originale ed autonoma;
• presenza di una ristorazione sempre più valida, che punta molto sui prodotti locali e li sa raccontare e
comunicare;
• paesaggio integro e selvaggio, soprattutto all’interno, con un fortissimo radicamento territoriale; • radicamento naturale e semplice delle tradizioni, che sono rimaste nel dna della popolazione.
Attività dell’Associazione
Vivere il mito per raccontarlo al mondo: l’associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività, in particolare:
• Attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, degustazioni;
• Attività di formazione: corsi teorico/pratici per turisti ed appassionati, istituzione di gruppi di studio e di ricerca;
• Attività di comunicazione: eventi, campagne pubblicitarie, attività di marketing finalizzate alla promozione
della “nuova” filiera di qualità regionale;
• Attività editoriale: pubblicazione di un bollettino, pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute.
L’Associazione è Abruzzo farà la sua prima uscita pubblica fuori regione, sarà al Vinitaly di Verona per presentarsi al resto d’Italia.
L’appuntamento scaligero è solo il primo di una serie di presentazioni che si svolgeranno fra l’Italia e altre nazioni:
• China Food and drinks Fair marzo
• Aprile Roma Wine Academy
• Luglio Festival Collisioni, Barolo
• Expo 2015