Papa Francesco chiama, la Chiesa Abruzzese risponde e partecipa alla mobilitazione lanciata dal suo carismatico Pastore per evitare la guerra in Siria: che la giornata di domani venga trascorsa all’insegna del digiuno e della preghiera, invocando la pace in Siria e nel mondo. Una scelta anticipata da un incontro ecumenico tenutosi ieri presso la Curia di Pescara, dove l’arcivescovo e presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, monsignor Tommaso Valentinetti, ha ricevuto un Pope (un sacerdote, ndr) ortodosso e un Imam musulmano per rafforzare maggiormente l’invocazione alla pace, rivolta ai potenti della terra: “Siamo molto grati al Santo Padre – ha esordito monsignor Valentinetti – che ha voluto richiamarci al digiuno e alla preghiera. E la preghiera è soprattutto intercessione, che significa mettersi in mezzo. Vogliamo metterci in mezzo alle parti belligeranti perché questa preghiera salga a Dio e, soprattutto, gli uomini di buona volonta’ possano trovarsi ad intercedere tutti insieme, per chiedere al Signore il dono della pace”.
Papa Francesco ha molto a cuore questa pace, tanto a cuore da chiamare in persona lo stesso Assad, al fine di perorarne la causa, da capo di Stato a capo di Stato. Come Pastore della Chiesa nel mondo ha richiamato tutti, domani, al digiuno e alla preghiera, perché l’auspicio di evitare qualsiasi conflitto rischioso per gli equilibri mondiali. Quello di Pescara è stato un dialogo armonioso: “Accogliamo volentieri – ha spiegato l’Imam Mustafa’ Batrami, responsabile della Comunità islamica abruzzese – l’appello di Papa Francesco. Per questo, invitiamo tutte le nostre comunità a pregare per la pace dato che Dio, tra i vari nomi con i quali lo si chiama nell’Islam, figura anche sotto quello di “pace”. A Lui ci rivolgiamo, cosicché prevalga la ragione sulla violenza”.
Leggi l’articolo sul sito della diocesi La Porzione.it