Una giornata a base di pizza e dolci quella di ieri a Degusta. La rassegna si è aperta, come di consueto, con le lezioni di Pizza Casalinga, tenute da Nicola Salvatore, docente e fondatore della Pizza School.tv, oltre che campione italiano di pizza piccante e rappresentante regionale dell’Associazione Pizzerie Italiane, Nicola è formatore, attraverso corsi che servono a giovani e meno giovani per scoprire nuove frontiere, fatte di pizza.
“Il bello della nostra scuola – di Salvatore – è che ai corsi non vengono soltanto giovani che vogliono imparare una professione, ma anche persone che sono rimaste senza lavoro, in cassa integrazione, di 40 e 50 anni, che attraverso la pizza cercano un modo per rimettersi sul mercato. Molti ci riescono e questo ci dà enormi soddisfazioni e molti giovani lo fanno fuori dall’Italia, e questo, invece, significa che riusciamo ad esportare l’arte della pizza e del pane nel mondo, facendo parlare anche di Abruzzo”.
Già, perché la pizza negli ultimi anni sta cercando uno specifico abruzzese. Si parla di marchio, operazione a cui Salvatore sta lavorando da tempo, è indispensabile che la richiesta sia datata da un lasso di tempo ventennale perché il marchio venga attribuito, si parla di pasta, non di pizza particolare. Ma si parla anche di percorsi enogastronomici tutti abruzzesi legati alla pizza, che si stanno scrivendo e cercando soprattutto nella scelta degli ingredienti. “Noi, ad esempio, facciamo una pizza al grano di solina che è uno dei nostri cereali autoctoni migliori – spiega Salvatore – e questo è un percorso importante, perché la pizza è davvero buona. Poi gli ingredienti, qui a Degusta stiamo provando lo zafferano, il formaggio abruzzese, la ventricina, che sulla pizza ha una resa fantastica, il guanciale, favoloso. Insomma, lo specifico regionale è una via interessante da aprire, perché la pizza continua a parlare italiano e magari parli pure abruzzese”.
Cake design, quello dei corsi della Scuola di Trifoland, che oggi si esibirà un un cooking show di cucina casalinga. A disegnare geometrie poetiche sulle torte c’era la cake designer per hobby Nina Piccoli, che ha tenuto una lezione seguitissima. “Questa passione mi ha avvinta qualche anno fa – racconta – ho cominciato facendo torte per le mie figlie, per le ricorrenze della famiglia e poi ho fatto corsi, sono andata avanti per fare crescere il mio hobby che però è rimasto ancora un hobby”. Bancaria di giorno, mamma dopo il lavoro di due splendide bambine, cake designer di notte: “La cosa importante è tenere ben presente i percorsi – sottolinea – questo se diventa un lavoro deve passare per vie ufficiali, perché avere un titolo significa fare un prodotto di qualità, oltre che bello. Le strade da percorrere sono tante, anche se la passione che arriva dall’Inghilterra e dall’America sta un po’ segnando il passo: dare all’arte uno specifico abruzzese, con dei cupcakes fatti con i bocconotti, o delle torte base attinte dalla sterminata tradizione regionale. Si può fare, ci dedicheremo a questo che potrebbe affermare una via tutta abruzzese a questa tendenza che ha in sé i tratti tipici dell’arte”.
E dopo la crespella dannunziana messa in padella dai fratelli Santino e Luigi Strizzi, crespelle con salsa di fragole e frutti di bosco, al flambé di brandy, ma aromatizzate al Ratafià Evangelista, che la platea della dimostrazione ha gradito non poco, oggi si conclude in bellezza con pizza domestica, cooking show dei fratelli Strizzi, alle prese però con i loro formidabili intagli vegetali, pizza a quattro mani e la premiazione del concorso della più bella torta di cake design, si può votare fino a stasera le torte esposte nell’area degustazione di Degusta. Fuori, invece, compravendita oltre che assaggi di prodotti tipici di eccellenza. Dalle 19 in poi al Porto Turistico Marina di Pescara.