Cena gourmet per la nuova campagna di tesseramento della Federazione Italiana Cuochi d’Abruzzo il prossimo 26 gennaio presso l’Hotel Michelangelo di Città Sant’Angelo.
Una cena che è di lavoro, perché oltre al tesseramento la categoria sarà chiamata a votare il nuovo direttivo dell’Associazione Provinciale Cuochi di Pescara, oggi retto dal presidente Lorenzo Pace.
Aprirà i lavori proprio la relazione sui due mandati al capolinea da parte del presidente uscente, alle 18,30, come da programma allegato, a seguire si svolgeranno le elezioni e si chiuderà la conviviale con la cena affidata come di consueto alle nuove leve della categoria.
Si chiudono otto anni proficui per la categoria, l’era Pace è stata caratterizzata da due must: aggiornamento e formazione, esigenze fondamentali per la categoria che ha bisogno di guardare ad un futuro in cui la parola qualità è alla base di tutto. Ma è stata una gestione anche legata al territorio, rappresentato nei piatti, ma anche nei materiali, negli ingredienti, nei riferimenti e negli eventi per promuovere la categoria che è il vettore più diretto e potente che l’Abruzzo enogastronomico ha per raccontarsi al resto del mondo.
“Otto anni importantissimi – fa un bilancio Lorenzo Pace che non potrà essere rieletto perché reduce da due felici mandati – sia sotto l’aspetto della crescita dell’associazione, che personale. E’ stata un’ esperienza straordinaria che mi ha consentito di stare in molte realtà, facendo amicizie e conoscenze positivissime, che rimarranno. Chiudo con la soddisfazione di lasciare un gruppo e un consiglio che hanno dato un contributo grande all’unità dei cuochi. Noi siamo stati un collante vero tra la fascia di cuochi generalizzata e quelli che sono motore dell’alta ristorazione. Siamo riusciti a mettere insieme diverse realtà della ristorazione che prima lavoravano per proprio conto.
A livello associativo anche se di Pescara abbiamo iscritti da tutte le province, quasi 270 soci, all’attivo diverse iniziative al mese su formazione professionale, tecniche e attrezzature, conoscenza dei prodotti. In otto anni possiamo vantare una crescita professionale evento dopo evento, iniziativa dopo iniziativa, intrapresi per i cuochi, ma anche per l’Abruzzo. Certo, nel cassetto resta sempre molto, come ogni cosa: se si ha il tempo di fare ce ne sono sempre tantissime di papabili. Noi abbiamo fatto tanto, ogni cosa fatta va sicuramente migliorata, ampliata e arricchita. Sono felice perché abbiamo raggiunto ciò che ci eravamo prefissati, in otto anni siamo stati presenti in tutti gli eventi organizzati anche da altri, siamo entrati in contatto con tutte le realtà dell’enogastronomia anche regionale”.
Il futuro, come si dice in questi casi, è da scrivere, in uno degli anni più speciali per l’enogastronomia italiana, a causa dell’Expo 2015, occasione non solo per mostrare, ma anche per dimostrare il valore, la potenza e l’efficacia di una filiera che parte dalla terra e arriva alla tavola attraversando ristoranti, negozi tipici, botteghe, scuole di formazione e cucine Doc.
“Un consiglio a chi mi succederà? – conclude – Fare di più, fare meglio e soprattutto aprirsi a collaborazione e ascolto di tutte le realtà della gastronomia regionale. Ogni contesto e situazione ha qualcosa da dire e da offrire. Lavorare nell’interesse generale fa crescere tutti“.
La chiusura del triennio e l’apertura di una nuova era si svolgerà in presenza della voce regionale Fic, Andrea Di Felice, presidente dell’Unione Cuochi Abruzzesi, parteciperà anche la nutrizionista Michela Toro e il giornalista Massimo Di Cintio. Modera Cristina Mosca di C come Magazine.