Si apriranno con l’enogastromia i festeggiamenti in occasione della 564edizione della Corsa degli Zingari, che si terrà a Pacentro il 7 settembre prossimo.
Il giorno precedente, infatti, alle 20, ci sarà una degustazione di vini e prodotti tipici locali accompagnati da uno spettacolo musicale.
Il 7 settembre, invece, prenderà il via programma civile e religioso della manifestazione: alle 16,30 ci sarà la Corsa degli Zingarelli per le vie del paese, alle 18.00 i fuochi pirotecnici, alle 18.30 la Corsa degli Zingari, alle 19.00 apertura degli stand gastronomici, alle 21 la premiazione dei vincitori, alle 21.30 spettacolo del comico Baz da Colorado Caffè e infine alle 23.30 chiusura con i fuochi pirotecnici.
La storia
Sono migliaia i curiosi e i turisti che ogni anno accorrono a Pacentro per assistere a un rito con antichissime origini che risalgono alla devozione per la Madonna di Loreto. “La partenza è infatti fissata alla Pietra spaccata di colle Ardingo, dove, secondo la tradizione, gli angeli che trasportavano la Santa Casa della Madonna dalla terra santa fecero tappa nel viaggio verso Loreto Marche”. spiega il comitato organizzatore. “Il senso profondo della corsa sta nella voglia di riscatto sociale degli «zingareun», gli emarginati e i reietti, che, con la vittoria, entravano finalmente nella società che conta mettendo su famiglia. Il premio una volta consisteva unicamente in un pezzo di stoffa con il quale il vincitore si faceva confezionare dal miglior sarto della zona il vestito nuovo, divisa che ne contrassegnava l’avvenuto riscatto sociale”.
La corsa a piedi nudi
E’ il suono della campana della chiesetta della Madonna di Loreto a far partire la corsa dei concorrenti, tutti a piedi nudi che, coraggiosamente, percorreranno un tracciato di circa 800 metri, metà discesa e metà salita, tutto sterrato, tra rovi e pietre aguzze. Tra due ali di folla che applaude, gli “zingari” giungeranno esausti davanti all’altare della chiesa dove saranno assistiti dai volontari della Croce rossa che ne cureranno le ferite. Infine, sulle spalle dei «compari», i primi cinque arrivati percorreranno le vie del paese applauditi dalla popolazione.