La tradizione dell’antico Palio delle botti di Corropoli affonda al passato medioevale della storica cittadina teramana. Chiusa fra colline ricche di uva, in una delle Città del vino più preziose d’Abruzzo, dalla storia importante e tangibile, tanto da poter essere definita da tanti un vero e proprio museo all’aperto, da oggi a Corropoli torna la rievocazione della Pentecoste Celestiniana che comincia oggi, sabato 26 e si concluderà lunedì 28 luglio con un altrettanto storico banchetto con antiche ricette d’Abruzzo, una conviviale anche di ringraziamento per tutti coloro che hanno preso parte al Palio.
I Corropolesi, nel Lunedì di Pentecoste erano soliti offrire ai monaci delle botti piene di vino, una delle eccellenze della zona sin da allora. Queste venivano tradotte dalle Contrade, il pittoresco percorso verso il pio colle Mejulano scandito dalle campane. Un cammino colorato e allegro quello dei carri che portavano botti di vino, barili d’olio e tanto altro.
“Il “Ludo de le Botti” era uno dei diversi giochi popolari che dal 1450 al 1800 soleva svolgersi quale consuetudine annuale, in occasione di tale festività nel prato antistante l’Abbazia Celestiniana – così scrive l’Associazione Palio delle Botti nelle note storiche dell’evento – Sappiamo per le fonti della tradizione che esso coinvolgeva le 10 Contrade rurali di Corropoli. Sappiamo storicamente che nel 1498 tale “Ludo” si svolse a margine della Festività di Pentecoste a cui presero parte i feudatari dell’Epoca: il Duca Andrea Matteo III e la Duchessa Isabella Piccolomini D’Aragona, presenza che solennizzò l’insediamento dei monaci Celestini nell’Abbazia di Mejulano. Dal 1983, data cui si fa risalire il ripristino rievocativo delle festività di Pentecoste, il “Palio” o meglio la sfida tra le Contrade si svolge nel Centro Storico di Corropoli dalla porta di Levante (transiterà in piazza Pie’ di Corte) sino alla Chiesa di S. Giuseppe. La spettacolare ed originale gara viene preceduta da un corteo storico in costume medioevale che si snoderà per le vie del Centro Storico sino alla Piazza Piè di Corte dove avverrà la marchiatura delle Botti alla presenza dei feudatari, del Magistrato delle Contrade e del Capitano di Fiera. Successivamente ha luogo la “sfida” tra quattro “spingitori” di ogni contrada che debbono far rotolare botti di legno del peso di 70 kg su un percorso diviso in due frazioni. La contrada che nella sommatoria dei tempi delle due frazioni avrà impiegato il minor tempo si aggiudicherà il “Palio”. Alfine di rendere più spettacolare la contesa l’ordine di partenza sarà determinato da una sfida (Antepalio de le Botti) che avrà luogo in un percorso ridotto ed in un’unica frazione”.
Pesate e marchiate, le botti cominciano il loro cammino sotto la direzione dei Capitano di Fiera, artefice della regolarità della gara.
Il Palio delle botti, ecco il Programma