Daniele Erasmi, imprenditore pinetese del settore food, attuale presidente di Confesercenti Teramo, è da stamane il nuovo presidente regionale di Confesercenti Abruzzo, eletto nel corso dell’assemblea elettiva svoltasi nell’auditorium “Filiberto Cianci” della sede regionale dell’associazione a Chieti.
Erasmi, 39 anni, succede a Bruno Santori nella guida di un sistema regionale che rappresenta 12 mila micro e piccole imprese operanti nei settori commercio, turismo, artigianato e servizi. “Eleggere un presidente giovane che arriva da una cittadina di periferia è un segno di coraggio – ha spiegato dopo l’elezione il neopresidente – e chi dice che le associazioni di categoria sono un nucleo di conservazione, avrebbe dovuto ascoltare la passione e il dinamismo delle parole espresse qui oggi, per capire che invece questi sono i luoghi dell’elaborazione concreta e ideale del futuro della nostra economia. Abbiamo parlato a lungo del commercio, il cuore della nostra rappresentanza, ed abbiamo chiesto alla Regione scelte coraggiose: conferma della moratoria alle aperture di nuova grande distribuzione organizzata, una nuova legge organica in materia di commercio che tuteli e sostenga il commercio urbano, un piano di interventi formativi e normativi che dia strumenti per competere con il mondo dell’e-commerce. Resta un dato di fondo: senza la ripresa della domanda interna, il commercio non riuscirà ad uscire dalle secche di questa drammatica crisi, e pur nei limiti delle proprie competenze la Regione ha il dovere di fare ogni sforzo perché la domanda interna conosca una ripresa. Diversa – ha osservato Erasmi – è la situazione per l’artigianato e la produzione, settori ai quali voglio aggiungere il determinante segmento dell’agroalimentare, che possono tirare il fiato con l’export. Queste imprese vanno però aiutate a scoprire nuovi mercati, a radicarsi in quelli più vasti, ad innovare le proprie aziende anche se non sono multinazionali. E sul turismo va data una sterzata, con la scelta dell’internazionalizzazione e dell’ammodernamento delle strutture”.