Cade dal cielo sempre più blu: un video di presentazione che è quasi una parabola esistenziale per Tamara Cipriani, professione guida turistica. Già perché la prima volta che è caduta in Abruzzo era piccolina e la sua famiglia tornava dal Sudafrica dove lei è nata, per vivere tra Francavilla e Pescara. La seconda volta, invece, è stata quando
ha scelto di lasciare l’Emilia Romagna dove si è laureata in Economia del Turismo, erano quasi finiti gli anni ’90, stavolta però ha scelto di “buttarsi” nell’Abruzzo verde, per provare ad esprimerne il potenziale in cui aveva creduto con passione, progetti e idee, le sue. Idee che insegna, anche, come docente di Pratica d’agenzia all’Einaudi di Ortona, ma che in passato l’hanno vista formatrice anche in Palestina e Giordania.
“Studiando turismo mi sono innamorata della mia terra – dice Tamara – L’ho riscoperta e ho trovato cose che varrebbe la pena far conoscere a tutti perché sono belle, di qualità, ci esprimono e ci rendono attrattivi turisticamente”. Già, attrattivi. Parlare del potenziale ancora inespresso della regione è un colpo al cuore per chi lo frequenta quel potenziale, come lei: “Mi sono formata in una regione che ha fatto del turismo una risorsa economica solida – dice – In Emilia Romagna l’accoglienza è una scienza esatta, fatta di regole, di strategie, di orizzonti sia per chi è un addetto ai lavori, sia per chi sceglie di diventarlo. Ho avuto la fortuna di fare tirocinio a Rimini, in uno Iat, ufficio del turismo dove ho imparato a fare back office durante i tirocini formativi. Non potrò mai dimenticare un’iniziativa, era quasi 20 anni fa, per “coccolare” i turisti più fedeli: l’Azienda di Promozione riminense nelle strutture dove i turisti tornavano da anni organizzava cerimonie con tanto di festa e gadget. Ne abbiamo premiati tantissimi e sulle loro facce quando consegnavamo una strana targa con l’orma di un piede stampata sopra si accendevano sorrisi di orgoglio vero. Quei turisti si sentivano importanti e coccolati negli alberghi, per questo ci tornavano”.
Quell’orma è stata una sorta di viatico. Qualche anno dopo, a casa, è nata l’associazione La Bella Addormentata Abruzzo, per svegliare l’attenzione del mondo sui percorsi che l’Abruzzo è in grado di offrire. Il primo passo: “Il Gran Sasso mi incanta, ha dentro di sé mistero, storia e territorio, per questo ho scelto di rappresentarlo con il profilo della Bella Addormentata che ci rende celebri ovunque – racconta – Quando è nata l’associazione Bell’Abruzzo io avevo nel mio bagaglio teorie capaci di funzionare e l’ambizione di portare nella regione verde
d’Europa tutto quello che sapevo a proposito di Turismo Responsabile, il cardine etico che muove tutte le mie escursioni fra borghi e crinali della regione”. E oggi sono due le orme stampate nel logo di Bellandare, un viaggio professionale
importante, condiviso con un compagno di tutto rispetto, Andrea Cerrato, piemontese conosciuto in Emilia Romagna, trapiantato a Roma, con una grande passione per l’Abruzzo, che percorre e racconta in bicicletta. Insieme producono “turismo hand-made” si legge nel portale, fatto a mano, anzi, fatto a piedi, perché lavorano con gruppi di turisti che portano lungo itinerari speciali, anche in bici.
“Ci siamo specializzati in un filone di turismo enogastronomico responsabile – continua Tamara – La responsabilità è un principio di base per noi, perché apre le porte ad un nuovo modo di viaggiare, di conoscere una terra. Un modo che non può prescindere dal rispetto per l’ambiente, che mette nelle mani del turista scenari mozzafiato di cui è fruitore e anche paladino e promotore. E il meccanismo funziona, perché abbiamo una materia prima eccezionale e unica”. Così, parlando di cereali, olio, vino e zafferano è nato un vero e proprio tour di sette giorni che parte dai borghi pedemontani produttori di pasta, passa attraverso gli altipiani aquilani, le gole del pescarese e arriva fino alla costa dei Trabocchi. Un tour in cui non si guarda soltanto, ma si tocca, si coglie, si assaggia, si partecipa.
E sullo zafferano c’è una bella collaborazione con la Cooperativa Altopiano di Navelli, depositaria di storia e tradizione regionale che si traduce in una giornata di raccolta e degustazione, il 3 novembre, per cui si accettano adesioni. Una giornata che interessa molto anche noi (info qui), che abbiamo scelto di dare spazio e visibilità ad una delle nostre eccellenze più amate al mondo: “Con lo Zaff Tour vogliamo portare chi ci sceglie nei luoghi dello zafferano più ricercato al mondo – invita Tamara – stiamo componendo il gruppo che partirà prestissimo perché sarà parte della raccolta dello zafferano, vedrà come viene lavorato e se lo ritroverà nel piatto in una cornice ambientale pazzesca, l’altopiano di Navelli.
Poi sarà la volta dei tour con raccolta, produzione e degustazione di olio, sulle colline aprutine, accolti dall’azienda Pollinaria che farà da ospite e palestra per gli iscritti al tour”. E ce ne sono anche altri: corso di regia nei parchi, pedalate di campagna, corsi di cucina a casa dello chef, full immersion in un mondo che praticamente abbiamo appena fuori dalla porta di casa e che non si conoscerebbe se non ci fossero dei professionisti ad aprirne le porte.
Professionisti con una graaaande passione, ma grande per essere ancora pionieri in una regione che ha verde, mare, monti e qualità tipica da offrire. “L’Abruzzo ha diverse guide turistiche di valore – conclude Tamara – gente militante, che fa anche grandi sacrifici per formarsi e raccontare questa regione come merita, malgrado il potenziale espresso, come detto, sia quello che sia. Ricordo che quando tornai da Rimini andai a fare pratica in uno Iat della costa turistica pescarese dove c’erano a malapena le sedie ed era solo 15 anni fa. Un vero peccato, che però non ci scoraggia: c’è un ottimo rapporto di collaborazione fra creatori di itinerari, ognuno di noi ha uno specifico, un suo percorso e questo fa riflettere perché dice che il turismo che potrebbe decollare qui ha tante possibilità, a partire dal cibo, ad arrivare
all’ambiente, alla bellezza, alla storia. Io, come credo anche tutti gli altri, sto provando a fare di questa aspirazione una professione vera che offre diversi tipi di guadagno: ci fa campare, fa campare tantissime persone che con la propria attività investono sul turismo e sulla terra, fa conoscere l’Abruzzo e lo porta fuori dai canali tradizionali che non portano il movimento di una volta da noi. Se tutte queste energie si convogliano diventano forza”. Diventano una rete che all’Abruzzo serve, perché sia o torni ad essere un posto scelto per quello che c’è, da sempre.
bellissimo articolo… ritengo che l Abruzzo sia una terra meravigliosa per tutti gli aspetti elencati da questa piccola grande guida turistica… Tamara Cipriani, che ha fatto bene a tornare in Abruzzo, investendo tutte le sue energie per far conoscere questo territorio “ricco” di verde, di storia, cultura, cibo e altre bellezze e paesi sconosciuti da tante persone e anche da tanti abruzzesi stessi! Penso delle volte si fanno migliaia di chilometri, per vedere quel tal parco nazionale.., paesino sperduto o quell altra località dove si mangia benissimo, dove si può ammirare la natura o certi animali….non sapendo che vicino casa …ci sono dei posti incantevoli. VIVA L ABRUZZO e FORZA RAGAZZI e BRAVA TAMARA……..
Proprio quest’estate ho potuto trascorrere alcuni giorni a fianco di Tamara la quale grazie al suo entusiasmo ed alla sua preparazione turistica mi ha fatto conoscere l’Abruzzo e gli abruzzesi in un modo speciale che raccomando a tutti. Non è stato il solito tour noioso e programmato a tavolino bensì un continuo divenire di paesaggi, incontri e destinazioni particolari in una Regione che ha tanto da offrire. Concludendo clicca su http://www.bellandare.it e vedrai che Tamara e Andrea sapranno accontentare i tuoi progetti di viaggio.
La passione è il sale di ogni buon risultato! Tamara ne ha tanta da vendere! Qesta, miscelata con la sua preparazione, volontà e tanta voglia di fare,non potrà che dare ottimi risultati sia a lei, che a quei turisti che le si affidano, per conoscere e godersi le
bellezze e meraviglie d’Abruzzo.