C’erano anche le carote e le patate viola d’Abruzzo nel cesto della biodiversità dell’agricoltura italiana che il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha offerto a Papa Francesco nel corso dell’udienza riservata dal pontefice ai dirigenti dell’associazione, in occasione del settantesimo della fondazione. Un piccolo dono per fare conoscere al Papa i prodotti salvati dall’estinzione, che dall’inizio del secolo scorso ha colpito ben il 75 per cento delle varietà di frutta, grazie all’intelligente lavoro e all’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori italiani Oltre al vino per le celebrazioni liturgiche e all’olio extravergine d’oliva per la mensa del Papa, nel cesto hanno trovato spazio prodotti “minori”, che conservano però proprietà salutistiche e nutrizionali eccezionali a dimostrazione della grande ricchezza che porta la diversità.
E tra queste non potevano mancare due prodotti dell’agricoltura aquilana come le carote e le patate viola, che ancora oggi vengono coltivate da pochi ma attenti agricoltori.
Un riconoscimento al lavoro nei campi
“Il modello di sviluppo che stiamo perseguendo garantisce un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti, in Italia e nei Paesi piu’ poveri” – ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nel ringraziare il Santo Padre per le parole di sostegno e incoraggiamento nel corso dell’udienza in Vaticano. “L’appello di Papa Francesco a ripensare a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo ci conforta nel nostro impegno a dare un adeguato riconoscimento economico e sociale del lavoro nei campi dove pesano gli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento, la speculazione sul cibo e sottopaga i nostri prodotti.
L’invito del Santo Padre a trovare forme per produrre cibo custodendo la terra riscontra una risposta concreta nella campagna italiana che ha conquistato il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche quello nella sicurezza alimentare mondiale, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenticare il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra. Con le parole del Santo Padre torniamo nelle nostre campagne piu’ forti e determinati nel garantire da un lato la giusta qualità e quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti ai consumatori e dall’altro” – ha concluso Moncalvo – “la salvaguardia dell’identità dell’agricoltura italiana, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità”.
All’udienza con il Santo Padre ha partecipato per l’Abruzzo il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo, Alberto Bertinelli.