Venerdì 13 febbraio chi non ha ancora provato la cucina del Parco dei Principi, sulla strada per San Silvestro, potrebbe avere una ragione di più per andarci a mangiare. Il maître sarà ‘Nduccio, con due aiuti d’eccezione, Martufello e il musicista Amedeo Giuliani, ma il piatto forte è la solidarietà, che è anche la ragione per andare alla cena spettacolo organizzata dalla Polizia Municipale di Pescara.
Questa ragione si chiama Federico Cetrullo, ha 23 anni e al momento si trova presso l’ospedale Niguarda di Milano a combattere contro una insidiosa infezione causata dagli svariati interventi, ben sei, a cui ha dovuto sottoporsi dall’agosto scorso, quando un incidente lo ha ferito tanto gravemente da mettere a rischio la possibilità che possa camminare ancora.
Avere una speranza costa 100.000 euro, più o meno da Natale si è scatenata una vera e propria cordata di solidarietà che sta scalando la cifra ed è già a buon punto (per aiutarlo clicca qui). Il Comune di Pescara ha messo a disposizione spazi, logistica, visibilità, affinché febbraio potesse divenire un mese dedicato a Federico e alla sua speranza, rimettersi in piedi. E alla presentazione della cena, che avrà un costo sostenibile proprio per essere il più accessibile possibile in modo da assicurarsi il maggior numero di ospiti, accanto al sindaco di Pescara Marco Alessandrini c’era ‘Nduccio e anche Germano Cetrullo, il padre del ragazzo che ha fatto il punto sulle sue condizioni e su sviluppi che, contrariamente agli ingredienti della serata, non aprono al sorriso, ma alla voglia di aiutare.
“Le condizioni di Federico – ha riferito – al momento sono delicate per via di alcune complicazioni intervenute a seguito di due operazioni che avrebbero dovuto stabilizzare la colonna vertebrale e quindi prepararlo al delicato intervento che dovrà fare in Svizzera e per cui è già stato preso contatto con la struttura sanitaria che lo prenderà in carico. Al momento il 23enne è sotto antibiotico a causa di un’infezione e si spera che le sue condizioni possano al più presto migliorare, per affrontare il viaggio e l’intervento che dovrebbe consentirgli di tornare a camminare”.
“Un traguardo che speriamo di raggiungere tutti, insieme con lui – ha sottolineato il sindaco Marco Alessandrini durante la conferenza – A Federico va un in bocca al lupo grande e forte, perché le sue condizioni possano presto migliorare. C’è da rimarcare però che a fronte di un dramma vero è partita una campagna di solidarietà e vicinanza che smentiscono tutti i luoghi comuni sull’egoismo delle gente. La solidarietà coinvolge tante persone e io sono davvero orgoglioso che si sia trasformata in questo evento promosso dalla Polizia Municipale, che con una cena spettacolo e attraverso il sorriso ha voluto dare una speranza concreta a una persona che ne ha un così forte bisogno”.
E dunque la cena. Lo sanno bene i marescialli maggiori Pasquale Di Battista e Sandro Bruni che hanno messo in piedi la macchina di solidarietà, affidandosi ad un motore davvero straordinario qual è ‘Nduccio, che sarà il piatto forte della cena organizzata per raccogliere fondi in programma per venerdì 13 febbraio dalle 21 in poi presso il ristorante Parco dei Principi (costo 30 euro).
“La solidarietà non si fa nel rumore – ha detto alla platea Germano D’Aurelio – ma in questo caso è necessario smuovere le coscienze perché si metta in moto. Io mi sono già dato da fare altre volte per il caso di Lorenzo Costantini, il ragazzo della Virtus Lanciano, per la piccola Iaia, ho una onlus che opera per l’Africa. Quando Di Battista mi ha chiamato e mi ha detto che era per Federico Cetrullo ho risposto subito anche perché sarò coinvolto anche in altri eventi per Federico per il quale spero davvero il meglio. Con Di Battista ci lega un amore comune per lo spettacolo, abbiamo anche fatto cose insieme, io poi, però ho continuato. Mi ha chiesto: porta uno famoso e io ho pensato a Martufello. Mi ha detto facciamo qualcosa che renda per raccogliere i fondi ed è nata la cena che abbiamo avuto modo di costruire ad un prezzo speciale, perché fosse accessibile a tutti e a cui vi invitiamo perché la speranza sia attaccata ad una corda fortissima, tenuta tesa con l’aiuto di tutti e rimetta Federico in salute e in piedi al più presto”.