Continua la gara fra cuochi abruzzesi per il 24esimo anno di vita per “Lu Carrature d’Ore”, concorso gastronomico organizzato dall’Associazione provinciale cuochi Pescara in collaborazione con l’Unione Cuochi Abruzzesi, con la partecipazione della Camera di Commercio di Pescara e con il supporto tecnico dell’Istituto “De Cecco” di Pescara. Avere 24 anni di storia un anno prima dell’Expò 2015 significa che si prepara una futura edizione di grande impatto
Una vera e propria rassegna della qualità tipica d’Abruzzo in corso fino al 19 marzo prossimi con un programma che vedrà sabato 15 anche il confronto fra 10 allievi partecipanti al progetto di formazione “Terramè” finanziato dalla Regione Abruzzo (P.O. FSE Abruzzo 2007-2013 – Progetto Speciale “RESTAbruzzo”) mentre nei giorni lunedì 17 e martedì 18 sarà la volta dei professionisti con la gara alla quale partecipano 25 cuochi provenienti dalle quattro province abruzzesi.
“Vogliamo essere portatori di un nuovo ed incisivo messaggio sulla qualità – dice Lorenzo Pace, presidente dell’Associazione Cuochi di Pescara e motore dell’evento – Che non sia un generico inno alla cucina, ma un invito, anzi, un appello a tutti gli addetti alla ristorazione a farsi portatori della qualità del territorio, del km zero in cucina, di un modo salutare e anche rappresentativo di mettere l’Abruzzo nel piatto. Per questa ragione abbiamo inserito oltre ai tre premi tradizionali anche alcune trofei specifici nati ad esaltare la tipicità: una dedicata ai vini d’Abruzzo, una intitolata al Centerba e una sessione per un piatto tradizionale che riassuma anche la storia enogastronomica abruzzese”. Si tratta del Trofeo Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per il miglior abbinamento cibo/vino e infine il Trofeo Centerba Toro al piatto che meglio saprà valorizzare questo tipico liquore abruzzese. Per il piatto tradizionale trofeo in nome di Angelo De Victoriis – Medori al miglior piatto tradizionale della cucina abruzzese.
Medori fu un abruzzese che aprì le porte dell’enogastronomia regionale al mondo fuori dai perimetri della regione. Lo fece prima come delegato pioniere dell’Abruzzo all’Accademia Italiana della Cucina, ma fu anche il primo presidente onorario dell’Associazione cuochi di Pescara e in quanto tale il trofeo venne inserito in memoria di questo uomo che negli anni ’70 fu il primo inventore del marketing territoriale abbinato al food.
“Il concorso è un momento fondamentale di confronto tra i cuochi, ma anche di ricerca e di sperimentazione che mette alla prova la conoscenza delle materie prime, le tecniche di cottura più idonee per ogni prodotto e l’utilizzo delle tecnologie più appropriate per la loro trasformazione. Oggi – continua Pace – la cucina è considerata una vera e propria forma d’arte dove fatta del sapiente dosaggio degli ingredienti ma anche di colori, di profumi e diverse consistenze affiancati nello stesso piatto in maniera creativa e ricercata. E’ questa la sfida che quotidianamente ogni cuoco si trova ad affrontare e a ripetere con l’obiettivo di far vivere un’esperienza e regalare un’emozione attraverso il cibo”.
Per il presidente della giuria Massimo Di Cintio “Il concorso sarà come al solito un interessante banco di prova nel quale i cuochi abruzzesi presenteranno nuove idee per la valorizzazione dei prodotti tipici e interpretazioni, autentiche o innovative, della cucina tradizionale: a noi spetta il compito di valutare con rigorosità ogni aspetto della ricetta, dall’ideazione all’esecuzione, fino alla presentazione e alla qualità gusto-olfattiva derivante dall’assaggio”.
Soddisfatta anche il dirigente scolastico dell’istituto “De Cecco” di Pescara Alfredina Trivelli per il livello di coinvolgimento e di collaborazione con l’Associzione cuochi di Pescara “Quello instaurato da anni è un esempio virtuoso di come vada interpretato il rapporto tra scuola e lavoro, di aiuto concreto all’insegnamento e al trasferimento di quei valori etici e culturali che da sempre sono alla base della professione di cuoco”.
Non presente alla conferenza per un improvviso impegno istituzionale, il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci ha inviato i suoi saluti all’organizzazione sottolineando l’importanza di un sempre più stretto legame tra la ristorazione e i prodotti agroalimentari locali, che rappresentano un altro elemento di eccellenza nelle esportazioni abruzzesi nel mondo”.
La giuria de “Lu Carrature d’Ore” – è inoltre composta dagli chef Andrea Di Felice presidente dell’Unione Cuochi Abruzzesi, Domenica Vagnarelli, Giuseppe Tinari, Marcello Spadone, Gianluca Sergiacomo e Fabrizio Camplone – dovrà valutare il lavoro dei cuochi che si misureranno, nelle cucine dell’Istituto professionale “De Cecco”, con ricette, tradizionali o innovative, che prevedono comunque l’utilizzo dei prodotti tipici regionali.
Nella scheda di presentazione i cuochi dovranno indicare il titolo e gli ingredienti per 6 persone necessarie a realizzare la ricetta, i cenni storici o la filosofia del piatto e l’eventuale vino in abbinamento.
Mercoledì 19 marzo alle 20,30 è prevista la serata di gala e di premiazione nelle sale dell’hotel Villa Michelangelo di Città S. Angelo, dove verranno svelati i vincitori delle due sezioni che vedrà il confronto tra gli chef abruzzesi per la valorizzazione dei prodotti tradizionali regionali attraverso ricette tradizionali o innovative.
I PREMI
Come da tradizione, in palio ci sono “Lu Carrature d’Ore”, “Lu Carrature d’Argente” e “Lu Carrature de Bronze”, assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, e “Lu Buccunotte d’Ore” al miglior dolce.
Allo stesso modo tre trofei saranno assegnati ai primi tre classificati tra gli allievi del progetto “Terramè”.