Il biologico sembra non conoscere crisi.. Il 53 per cento delle famiglie acquista almeno un prodotto e il 5 per cento di queste acquista vino bio (fonte: Osservatorio Wine Monitor).
A confermare il dato è l’andamento delle vendite Cantina Tollo, presente quest’anno, per la prima volta, al Sana di Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale. I vini bio di Cantina Tollo hanno registrato nel 2013 100 mila bottiglie vendute, un dato triplicato rispetto al 2012.
“La preferenza va ai vini rossi: più della metà delle bottiglie vendute sono della qualità Montepulciano d’Abruzzo Dop, tra i prodotti autoctoni di punta di Cantina Tollo. Ottimi risultati anche per il Trebbiano d’Abruzzo Dop biologico: l’Heliko, ad esempio, la nuova referenza bio e senza solfito aggiunti, conferma la volontà della cantina abruzzese di continuare a investire in innovazione di prodotto, proseguendo il percorso della qualità che prevede una selezione accuratissima delle uve” spiega una nota della cantina. “Buona parte del fatturato dei vini bio di Cantina Tollo è realizzato con le esportazioni, cresciuto del 41% rispetto al 2012 nei principali mercati di riferimento, ossia Olanda e Francia. Anche in questo caso è il Montepulciano d’Abruzzo Dop a piacere di più, un vino che ha ottenuto riconoscimenti anche in molte competizioni estere, dal gusto internazionale ma in grado di mantenere la sua tipicità e le sue strutture importanti”.
“L’impegno nella produzione della qualità ci ha premiati sia sui mercati nazionali che all’estero”, è il commento di Andrea Di Fabio, Direttore Commerciale e Marketing di Cantina Tollo. “Lavoriamo con passione utilizzando gli strumenti dell’innovazione e della ricerca scientifica che ci permettono di avere rese limitate dai vigneti e tecniche di viticoltura a basso impatto ambientale”.
Cantina Tollo è tra i maggiori produttori italiani di vini biologici in Italia. L’azienda ha attuato politiche di riconversione produttiva sin dai primi anni ’90. Da allora il processo delle colture bio è stato continuo e oggi interessa ben 237 ettari della produzione con una potenzialità di 45/50mila quintali di uve. In modo specifico, gli ettari riconvertiti a bio sono 123 di Montepulciano, 99 di Trebbiano, 6 di Merlot, 4 di Sangiovese e il restante di Cabernet.