Si rinnova anche quest’anno la Festa dei Banderesi, a Bucchianico, a cui è dedicato il mese di maggio. In occasione dei festeggiamenti, infatti, “sbocciano” i coloratissimi fiori di carta che le donne hanno realizzato durante tutto l’anno.
Ogni anno in migliaia affollano le vie del paese per vedere la sfilata dei carri che si terrà domenica 18 Maggio, seguiranno successivamente i festeggiamenti nei giorni 24, 25 e 26 Maggio.
Il banderese per l’anno 2014 è Guerrino Camillo D’Orazio, della contrada Piana.
Anche per quest’anno la commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ed il Ministero per i Beni e le Attività culturali patrocineranno gratuitamente la manifestazione della Festa dei Banderesi.
Il Programma di domenica:
Domenica 18 Maggio 2014 (diretta streaming sul sito banderesi.bucchianico.net)
Festa dei Banderesi – Patrocinio della “Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO”
- Corteo con Carri e Canestri
ore 16:00 Ingresso Paese – Via Piana / Santa Chiara – Raduno del Banderese e delle Contrade - ore 16:45 Partenza del Corteo
- ore 17:45 Monumento ai Caduti – Incontro all’ingresso del paese tra il Banderese ed il Sergentiere con consegna del “ramaietto”
- ore 18:00 Chiesa di Sant’Urnano – Ringraziamento a Sant’Urbano con preghiera e canti tradizionali
- ore 18:15 Piazza San Camillo de Lellis – Sfilata dei canestri con fiori di carta e dei carri con la tradizionale “Ciammaichella”
- ore 20:30 Grande Spettacolo D’Arme degli “Armigeri e Balestrieri Città di Bucchianico” e spettacolo dei “Musici e Sbandieratori della Città di Bucchianico”
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LA STORIA. La festa dei banderesi nasceva nel lontano Medioevo, periodo il quale fu teatro di molti scontri militari in quasi tutto il territorio nazionale. In quegli anni a Bucchinico cominciava ad esserci la pressione del comune vicino: Teate, l’attuale Chieti. In quel momento tutta la popolazione bucchianichese fuggì dentro le mura del paese, dove chiese protezione al Sergentiere(capitano della truppa comunale). I cittadini furono vestiti di bande rosse ed azzurre, come i colori dei vessilli cittadini (da ciò l’appellativo “Banderese”). Gli uomini si preoccuparono di trasportare provviste attraverso l’utilizzo di carri trainati da buoi, mentre le donne, attraverso l’utilizzo di canestri, racimolarono tutto quello che c’era di più importante all’interno della casa. La tradizione, confermata da fonti storiche, voleva l’attuale capoluogo come il più forte militarmente e il destino di Bucchianico di ottenere la propria indipendenza andava pian piano affievolendosi. Ma S.Urbano, in quegli anni prottettore del paese, consigliò in sogno al Sergentiere un ottima strategia “militare” per sconfiggere il nemico, ciò consisteva nel far armare tutti gli uomini con corazze,pennacchi variopinti e farli correre in un movimento a serpentina (poi ribattezzato ciammaichella), sin dalle prime luci dell’alba, sui confini delle mura. Il sistema portò l’illusione di un nuovo esercito giunto nella notte a sostegno della truppa comunale. I teatini caddero nel raggiro e si ritirarono concludendo una trattativapacifica con Bucchianico.
L’adorazione certa del santo risale al 1034 quando in una biografia di Sant’Aldemario Abate dove si narra che il santo fondò un monastero adiacente ad una chiesa edificata in onore a S.Urbano, il convento si intitolò a S.maria Maggiore e nella chiesa, oggi non più esistente, il vescovo Pietro di Salpi nel 1243 ripose il corpo di Sant’Urbano sotto l’altare maggiore.
Un’altra epigrafe inizialmente murata nella chiesa del purgatorio, attualmente posta all’ingresso della chiesa del Santo, ci conferma che già nel 1280 si celebrava la festa. Infine la comunità di bucchianico è stata sempre redentrice del suo santo, infatti sono tornati agli albori bilanci del lontano 1764, dove si narra dei festeggiamenti, in onore del santo, nel giorno del 25 maggio (notizie e foto tratte da Bucchianico.net)
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