Era cominciata in modo rocambolesco: un pezzo sulla birra artigianale in Abruzzo. E’ continuata quando da Wikipedia salta fuori invece Birra d’Abruzzo, la storia di un vecchio e mitico birrificio nato e scomparso ai primi del Novecento fra Scontrone e Montenero Valcocchiara. E’ rinata così la storia della Birra d’Abruzzo nelle righe del pezzo che potete leggere andando nel link, cresciuto sulle testimonianze di una appassionata bibliotecaria di Castel di Sangro, Maria Santucci (leggi la storia).
E poi il mondo abruzzese non solo della birra, ha riscoperto il sapore di quel prodotto, eccellenza nascente tanto grande da far paura alla birra Peroni che l’acquistò per controllarla e mise la parola fine alla storia intorno al 36. E lo ha ritrovato anche il Comune di Scontrone, grazie alla curiosità del suo primo cittadino Ileana Schipani, che desidera un nuovo inizio e ce lo aveva annunciato qualche
mese fa (leggi il nostro articolo).
Un nuovo inizio ci sarà dunque, da sabato 6 dicembre con il convegno-evento Birra d’Abruzzo: una storia per il futuro.
Questo il titolo scelto per l’incontro fra esperti, testimoni, autorità ed esponenti del mondo enogastronomici regionale, in programma dalle ore 16.30 presso la Delegazione comunale di Villa Scontrone.
“Il nostro territorio può far crescere le proprie idee, indicare opportunità di sviluppo alle giovani generazioni, proseguire i passi della propria storia – l’intento – Convegno, presentazione di ricerche d’archivio, materiale fotografico e testimonianze inedite. E poi degustazione di birre artigianali, prodotti tipici e intrattenimento musicale”.
L’incontro, organizzato dal Comune di Scontrone con il patrocinio dell’associazione Slow Food Abruzzo-Molise, sarà l’occasione per ricostruire la storia del glorioso birrificio attivo tra il 1921 e il 1930 e presentare documenti e testimonianze inedite.
Il primo passo, alimentato da gruppi e pagine social, per scrivere altri capitoli alla storia di quella birra e della sua straordinaria vicenda.
Una birra che fu così famosa da essere fra le birre più vendute in un periodo incredibile della storia d’Italia e d’Abruzzo e che se ne andò incredibilmente in silenzio, malgrado potesse crescere e diventare un colosso d’Abruzzo nel mondo.