C’è un po’ di Abruzzo nel primo locale specializzato in patatine fritte che ha aperto i battenti ieri, a Roma, a Porta Cavalleggeri, con vista sul cupolone di San Pietro. “Fries“, questo il nome dell’attività a base di patatine, utilizza anche le patate di Avezzano. L’inserimento della materia prima abruzzese è legata al fatto che Fries si ispira ad un’agricoltura a “lotta integrata”, che opera seguendo i cicli produttivi delle stagioni con contadini e agronomi addetti al controllo delle coltivazioni. A seconda del periodo dell’anno da Fries si utilizzano patate di qualità che arrivano da località diverse: e quindi, si compra a Viterbo da giugno a settembre, ad Avezzano da ottobre a dicembre, e in Emilia Romagna da gennaio a maggio. E comunque in cucina ci sono solo prodotti italiani, quindi la filiera è davvero corta, se non cortissima, e le patate, tagliate a mano, sono fritte in olio di arachide made in Italy. Al cartoccio possono essere accompagnate delle salse, addirittura di 30 tipi differenti, per i più golosi.
Anche per vegani e celiaci
Tra le curiosità di questo locale, che prende le mosse da un format già collaudato nel Nord Europa, c’è l’attenzione per vegani e celiaci, che non devono restare a guardare e possono tranquillamente accedere perché ci sono anche 8 salse gluten free e alcune vegane con il marchio vegan ok.
Il menu, per chi vuol terminare in maniera dolce, comprende anche waffle montati sullo stecco, insomma cialde da passeggio.
In futuro si annuncia la presenza di noti testimonial di tutte le regioni d’Italia, per la creazione di salse speciali create appositamente per Fries.