Uno spazio “immersivo ed emozionale” che accoglie il visitatore conducendolo dal Gran Sasso fino al mare, fino all’acqua che raccoglie l’origine delle biodiversità, passando attraverso i paesaggi, i luoghi, la cucina. Tasselli che compongono il mosaico di una regione che ha voglia di farsi conoscere e apprezzare e che intende cogliere la straordinaria occasione rappresentata dall‘Expo per presentarsi al mondo. Una dimostrazione data ieri con l’inaugurazione di una mostra-installazione sul tema della Biodiversità, curata dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara, che ha aperto la Settimana del Protagonismo, in programma fino al 9 luglio prossimo (foto gallery alla fine dell’articolo). Lo spazio di 180 mq si trova a poca distanza dall’Albero della Vita e dal Padiglione Italia. A salutare i visitatori dell’Expo all’ingresso della mostra, il Gran Sasso che si riflette in una serie di rappresentazioni del territorio e che è protetto da una parete realizzata tutta di magneti: su ogni quadratino del mosaico, che ogni visitatore può staccare e portare con se, è rappresentata una sfaccettatura geografica, gastronomica, culturale, artistica.
“L’Abruzzo è rappresentato dal suo profilo altimetrico – spiega la professoressa Susanna Ferrini, coordinatrice del progetto – una linea spaziale di 44 chilometri che collega il Gran Sasso al mare. Mantenendo intatta questa caratteristica paesaggistica abbiamo raccontato il rapporto dell’uomo con la natura, il paesaggio culturale abruzzese, il cibo. Una rappresentazione fisica e concreta della morfologia e della biodiversità ambientale e culturale abruzzese”. Uno spazio della mostra è dedicato anche alla cucina abruzzese e alle materie prime dei territori. “In questa stanza – aggiunte Ferrini – è rappresentata una relazione tra la cultura degli chef e quella domestica. Quest’ultima permette di avere nei 305 comuni abruzzesi, la stessa ricetta fatta in 305 modi diversi. Ci sono poi le ricette degli chef proposte in un’ottica del riuso come ad esempio quelle che utilizzano il pesce povero, un archivio della memoria con una scelta di immagini degli anni ’70 e infine un video realizzato in Abruzzo da una blogger tedesca”. E non mancano le nonne, che raccontano le ricette attraverso una tavola apparecchiata con …i tablet.
A dare il benvenuto a tutti i visitatori è stato il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo, Camillo D’Alessandro con delega all’Expo accompagnato dai colori, l’entusiasmo e i tamburi dei Banderesi di Bucchianico (Chieti). “Presentiamo al mondo l’Abruzzo dei record – ha detto – con le tre vette più alte dell’Appennino, i 130 km di costa, i 200 mila fiori di zafferano e le 500 ore di lavoro per produrre 1 kg di zafferano”.
“Un Abruzzo – ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, presente alla cerimonia – che ha fiducia nelle nuove generazioni”.
Abruzzo Terra dei Cuochi
L’attenzione si è poi spostata in via Francesco Daverio nel centro di Milano, tra il chiostro della Memoria e lo splendido Salone degli Affreschi dell’Umanitaria, dove ha preso il via “Abruzzo Terra dei Cuochi” la settimana dedicata alla grande tradizione culinaria d’Abruzzo con la partecipazione delle 4 principali scuole alberghiere d’Abruzzo insieme agli chef di 8 ristoranti del circuito “Qualità Abruzzo”.
Il menù è stato elaborato dai quattro istituti alberghieri d’Abruzzo e dagli chef di Qualità Abruzzo che hanno preparato tacchino alla Canzanese con ferfellone, le straordinarie Virtù, un tortino di triglia alla pescarese con pizz di randinije e ffojie e il Parrozzo con elide di zafferano de L’Aquila e gocce di liquirizia di Atri (Teramo) .
Per l’intera settimana fino al 9 di luglio l’Umanitaria sarà la sede dedicata alla tradizione culinaria abruzzese tra cene a tema dei ristoranti di “Qualità Abruzzo” e l’edizione straordinaria di “Mediterranea, Speciale Expo 2015”, che tra l’8 e il 9 di luglio presenterà, tra piatti eccezionali ed incontri, le migliori proposte della più importante mostra delle eccellenze alimentari d’Abruzzo. Ma l’Abruzzo non dimentica la solidarietà: martedì 7 all’Umanitaria una serata sarà dedicata agli ultimi grazie alla collaborazione con il Centro di Solidarietà San Marco che accoglie alcune decine di senzatetto.
Saranno proprio i ristoratori di “Qualità Abruzzo” a proporre la cena a tema “La tavola blu: le risorse marine, un pianeta da nutrire”: coniugando pesce povero e alta cucina, per raccontare con il linguaggio del cibo le meraviglie dell’azzurro e del verde della costa abruzzese ai tanti homeless della Milano contemporanea. L’ Abruzzo del “diritto al cibo” sceglie così di fare un piccolo gesto per dare attuazione ai grandi valori di Expo2015 e promuovere un’iniziativa di solidarietà, bellezza e condivisione a favore degli homeless ospitati presso la Chiesa di San Marco in Brera a Milano.
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