L’evento Accendiamo il Medioevo, alla sua quinta edizione, ha riscosso un successo di pubblico, esaltando i luoghi medioevali abruzzesi , dai borghi alle torri, dai castelli alle chiese, dalle abbazie ai chiostri. Un evento che ha permesso una conoscenza e una valorizzazione di un patrimonio molte volte non considerato o
vissuto nella normalità della vita quotidiana e, invece, di grande importanza e interesse.
“Quest’anno Accendiamo il medioevo è stato veramente sorprendente, sono state moltissime le persone che hanno partecipato – ha affermato il direttore artistico Federico Moccia – Gli spettacoli sono stati vivi, interessanti e stimolanti. Credo che questa idea di Licio Di Biase sia il modo giusto per vivere al meglio la bellezza dei borghi e, soprattutto, delle molte chiese che derivano dal medioevo e che non vanno dimenticate. La bellezza di alcuni scorci
unici dell’Abruzzo merita l’attenzione e l’amore degli italiani e degli stranieri, ma ciò che mi ha veramente sorpreso, è stato come ogni minimo dettaglio diventi uno spunto per qualcosa di bello, uno spettacolo, un momento di cultura che non accende solo il medioevo, ma anche il nostro desiderio, a volte dimenticato, di essere circondati dalla bellezza.”
“Un evento che ha riscosso una grande attenzione del pubblico, della critica, del mondo culturale, ma, cosa importante, una grande maturità delle istituzioni – ha sottolineato il direttore organizzativo Licio Di Biase – Questa edizione è stata caratterizzata da una famosa frase di Marcel Proust: ‘La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli‘. Con Accendiamo il Medioevo abbiamo voluto dimostrare che c’è un pezzo di territorio e di opinione pubblica che sa apprezzare e conservare questo grande patrimonio”.