Stappati coreograficamente con una sciabolata da Lino Olivastri, enologo di Citra Vini, i primi campioni dei nuovi Spumanti Abruzzo DOP – ricavati da cinque vitigni autoctoni abruzzesi (Cococciola, Passerina, Pecorino, Montonico, Montepulciano) – sono stati presentati e degustati a Milano, riscuotendo notevole interesse e apprezzamento.
“Si tratta di bollicine che stanno muovendo i loro primissimi passi”, ha spiegato Lino Olivastri, responsabile del Progetto, “ma fin d’ora possiamo dire che tutti e cinque i cultivar che abbiamo utilizzato rivelano un’ottima attitudine a questo tipo di vinificazione, esprimendo le rispettive caratteristiche anche in funzione dei vari ‘terroir’ di allevamento; inoltre, alcuni di essi (Cococciola e Passerina) sembrano maggiormente predisposti alla spumantizzazione con il Metodo Martinotti, mentre altri (in particolare Pecorino e Montepulciano) appaiono più adatti all’utilizzo del Metodo Classico”.
Verifica e confronto
“Nei prossimi mesi”, ha proseguito Lino Olivastri, “si potrà avere un’idea quasi definitiva delle caratteristiche di questi vini, che seguiamo giorno per giorno nella loro evoluzione. Presentazioni come quelle che abbiamo organizzato a Milano, a Roma e in diverse altre occasioni nel corso dell’anno, sono per noi preziosi momenti di confronto e di verifica del lavoro che stiamo facendo e ci forniscono indicazioni molto utili per il proseguimento del nostro percorso”.
Gli Spumanti Abruzzo DOP saranno prodotti sia con il Metodo Martinotti sia nelle versioni Metodo Classico e Metodo Classico Millesimato, dopo un riposo sui lieviti di 36 e 48 mesi.
Il progetto Spumanti Abruzzo DOP è realizzato da parte di CODICE CITRA, attraverso le sue associate e i soci vignaioli, con la partnership di C.Ri.V.E.A. (Consorzio per la Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo) e dell’Università di Teramo.
“Il progetto di spumantizzazione dei nostri vitigni”, ha concluso Olivastri, “costituisce una grande opportunità, non solo per la vitivinicoltura abruzzese, ma anche per la promozione della regione a livello internazionale.”