Avrà un fascino particolare “Wild”, la visita alla fortezza di Civitella del Tronto organizzata per domenica 3 novembre, alle 10.30. Sotto la guida del maestro falconiere Giovanni Falcong Granati, ci si potrà’ addentrare nei luoghi piu’ remoti della fortezza, seguiti fedelmente dai due lupi cecoslovacchi, Wolf e Deha, dal gufo Anacleto, dalle poiane Nilak e Lu. Arrivati alla piazza centrale della fortezza verranno fatti volare i falchi Isabeau e Maverik, che effettueranno dei loop acrobatici ad altissima velocità.
La Fortezza di Civitella del Tronto, una delle più imponenti opere di ingegneria militare d’Europa, con i suoi 25.000 mq di superficie e una estensione lineare di più di 500 metri, ha rappresentato per secoli un baluardo di confine a settentrione del viceregno napoletano. La rocca aragonese, sorta su una probabile preesistenza medievale, è stata completamente trasformata tra il 1564 e il 1576 su disposizione di Filippo II d’Asburgo. Grazie anche alle successive sistemazioni operate dai Borboni, oppose una strenua resistenza all’assedio napoleonico del 1806 e a quello del 1860/61 da parte dell’esercito piemontese che condusse la Fortezza alla demolizione e alla successiva spoliazione operata dagli stessi civitellesi.
L’impianto attuale, a seguito di un importante restauro operato dalla Sovrintendenza di L’Aquila terminato nel 1985, rivela ancora la formidabile potenza della struttura, con i suoi poderosi bastioni, le vaste piazze d’armi e i lunghissimi camminamenti di ronda, da cui la vista spazia sul borgo sottostante, sulla vicina costa adriatica, chiudendosi con i massicci montuosi della Maiella, del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Tra gli elementi strutturali di maggiore rilievo sono da visitare i bastioni, le vaste piazze d’armi, il Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e il Museo delle Armi.