Nell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano, a Pineto (Teramo), potrebbe essere realizzato un progetto di agricoltura subacquea. Se ne è parlato sulla terrazza del fortilizio nel corso di un incontro storico-scientifico sul tema “Nutrire il pianeta”, al quale ha partecipato Christian Pellegrini della Fondazione Dan Europe, che ha illustrato il progetto L’Orto di Nemo. L’iniziativa è nata nel 2012 da un’idea di Sergio Gamberini, presidente del gruppo Ocean Reef a Noli (Liguria), che ha realizzato ed installato delle strutture subacquee in cui coltivare vegetali terrestri destinati all’alimentazione umana.
Le biosfere
Si tratta di biosfere galleggianti, in vinile semitrasparente, ancorate al fondo ad una profondità di circa 10 metri, all’interno delle quali esperti “agrinauti” coltivano erbe aromatiche e ortaggi. In collegamento audio-video da una biosfera, il pubblico della Torre ha potuto osservare come funziona e porre domande all’esperto Gamberini. Il progetto si annuncia rivoluzionario, soprattutto se applicato in zone dove le condizioni climatiche e ambientali non sono ideali per consentire i consueti metodi di coltivazione. Questo particolare metodo di coltivazione, infatti, non prevede l’uso di pesticidi e antiparassitari, consente un notevole risparmio d’acqua e risorse, usa energie rinnovabili ed è quindi assolutamente ecologico.
Il tema dell’incontro è stato affrontato anche sotto l’aspetto enogastronomico con la referente dell’Associazione Pandolea Abruzzo, Loriana Abruzzetti, che raggruppa donne dell’olio per promuovere e diffondere la cultura dell’olio extra vergine di oliva e di prodotti che potrebbero essere collegati al progetto delle serre subacquee.