Metti un temporale che minaccia gli stand allestiti nell’area antistante il padiglione ex Cofa, proprio a qualche minuto dal taglio del nastro della manifestazione. Metti tantissimi prodotti tipici pronti a farsi assaggiare, a farsi guardare, a farsi cucinare in mille modi diversi e nuovi. Metti una manifestazione arrivata alla sua sesta edizione, partita dalla montagna e arrivata fino alla costa sempre con lo stesso scopo: promuovere, far conoscere, far gustare la qualità d’Abruzzo a km zero.
Degusta è tutto questo e in un incerto, per il tempo, venerdì sera, ha rodato i suoi motori in quel del Porto Turistico Marina di Pescara. Il nastro lo ha tagliato l’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo: “Questo genere di eventi fa bene a tutto un comparto – ha detto – perché ne dimostra il valore e lo porta direttamente nella realtà di ognuno, perché è un valore che si può assaggiare”. Evento che riporta gente nei padiglioni che sono di recente stati lo scenario di Mediterranea, la kermesse ventennale della Camera di Commercio di Pescara, impegnata in un lavoro ora di internazionalizzazione del made in Abruzzo, anche con il Centro estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo: “Il valore dei nostri prodotti è evidente, è storia, è l’identità che ci accompagna da sempre e che ha bisogno di poche parole per presentarsi – sottolinea Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara e motore del Centro Estero – Stiamo puntando molto verso l’estero, perché è giusto dare altri mercati ai nostri prodotti che stanno affrontando la crisi con delle performances eccezionali. Sia i vini, che i formaggi, che i salumi, la pasta, insomma, la qualità ha tante facce e ben vengano iniziative come Degusta per mostrarle. Eventi che non sono conflittuali con altri, ma che per la numerosità degli espositori sono una dimostrazione ulteriore che questo settore è vivo e ha da dire qualcosa. Insomma, danno un’opportunità in più, specie quando sono organizzate con scopi che condividiamo e rilanciamo”.
Pescara avamposto del gusto e della qualità, lo abbiamo proposto al sindaco Luigi Albore Mascia, imbarazzato di fronte alla scelta del prodotto da cominciare a degustare, seguendo l’invido della manifestazione: “Farei un torto agli altri scegliendo una cosa anziché un’altra scegliendo – dice – Il bello della nostra panoramica di prodotti è che si può scegliere un vino, come un formaggio, un gelato, i dolci, i salumi, si va sul sicuro, perché la qualità c’è sempre. Pescara è ben felice di essere un posto da cui far decollare la qualità abruzzese, che ha bisogno solo di canali diretti con il resto del mondo per arrivare ai palati di più gente possibile”.
Gongolano stanchi gli organizzatori della Master 5 Comunicazione, con addosso la stanchezza dei giorni di allestimento degli stand e degli eventi che Degusta contiene, quest’anno c’è la novità anche della presenza di Confartigianato, partner di un evento in nome di tanti piccoli e medi artigiani che espongono il frutto del proprio lavoro e della Mostra dell’Artigianato di Guardiagrele, in corso dal Primo agosto, a coniugare l’enogastronomica proprio con l’artigianato tipico, ma di qualità elevata. Ci sono i vini, ma non solo quelli, dell’Enoteca regionale: “Della qualità siamo sempre stati contenitore, orgogliosamente – dice il presidente Tito Cieri – e da qualche tempo abbiamo liberato uno scaffale anche per un’altra eccellenza abruzzese, la birra. Ci interessa, stiamo percorrendo un viaggio di conoscenza della birra artigianale abruzzese e la promuoveremo perché non va considerata nemica o concorrente del vno, ma una parte importante e nobile della famiglia”.
Dunque, c’è la cucina, quella degli di Trifoland che offre corsi di conoscenza e degustazione anche della birra e quella degli chef Santino e Luigi Strizzi, che ogni sera si esibiscono intorno alle 20,30 con una ricetta della Scuola di Cucina Domestica, ieri è stata la volta di un risotto Giogoloso, con curry, zucchine, peperoni e guangiale che la platea numerosa non solo ha gustato, ha letteralmente divorato. Show condotti dal giornalista enogastronomico Gianluca Marchesani.
C’è la pasticceria, l’alta pasticceria, quella che esprime un nome noto in Italia e fuori, qual è quello di Federico Anzellotti, maestro pasticcere abruzzese, è nato a Miglianico, e presidente della ConPaI, Confederazione Pasticceri Italiani, che ha portato a Degusta i suoi allievi di cake design e torte fra cui votare la torta regina della tre giorni, potete farlo tutti, venite, guardate e annotate sulla scheda di partecipazione al concorso il numero di quella che vi colpisce di più: “Il cake design non è una moda, ma una vera e propria forma d’arte”, dice dopo una dimostrazione pratica che ha incantato una platea di appassionati praticanti casalinghi, maschi e femmine, guardate che torta che è venuta fuori alla fine! Lo dimostra avventurandosi con i suoi magici strumenti in mezzo alla candida pasta di zucchero e dandogli la forma di una rosa, il colore attraverso un aerografo, una coreografia attraverso un occhio esperto all’ingegneria pasticcerà: “Ecco perché non ci si può improvvisare cake design e e questa è iuna vera e propria trincea per noi come ConPaI – dice – I prodotti vanno scelti, il dolce va conservato a temperature ad hoc, perché la preparazione è lunga, il prezzo è commisurato al lavoro e all’arte della decorazione che ha precisi parametri. Nel 2011 abbiano partecipato ad una competizione internazionale, l’abbiamo vinta, ma l’investimento ha toccato gli 85.000 euro!”
Viva la qualità che non è clandestina, dunque, attraverso Anzellotti scopriamo un filone tutto abruzzese del cake design che lo distinguerà dai modelli britannici e made in Usa, il cake design tipico: “Abbiamo fatto cup cakes con il parrozzo al posto dei muffins – racconta – la millefoglie come base di una cake tutta colorata e stiamo sperimentando anche sulla Pizza doce, perché l’Abruzzo possa dire la sua anche in questo settore in cui abbiamo dignità e tradizione da mostrare”. Provare per credere.
C’è la pizza, quella dell’Associazionbe Pizzaioli Italiani gustosamente rappresentata dal Maestro Nicola Salvatore che sforna focacce, margherite, romane e napoletane a ciclo continuo e che con i suoi allievi, ogni sera alle 18,30 3 intorno alle 22,30 accompagnerà gli show culinari con le sue lezioni di pizzacasalinga e a quattro mani con gli chef dell’Associazione Cuochi di Pescara. Venite a provarla? E a provare tutto il resto, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: marchi che racchiudono tradizione e storia artigiana pluriventennale, gomito a gomito in un perioso in cui la crisi non ferma il mercato, anzi, lo anima di un coraggio nuovo e di tenaci e inossidabili iniziative di padre in figlio.