C’è anche Bigfoot nella mostra dedicata alla criptozoologia, ovvero allo studio degli animali misteriosi, leggendari e insoliti, inaugurata ieri, 3 agosto, presso il Centro Convegni “Orsa Maggiore” di Civitella Alfedena. L’esposizione, realizzata dall’Ente Parco nel 2000, è costituita da suggestivi modelli tridimensionali – eseguiti dallo studio Ophis – e da una serie di pannelli esplicativi, con testi a cura di Franco Tassi, all’epoca Direttore del Parco, illustrazioni di Stefano Maugeri e foto di vari autori. La Mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre 2013. Sono previste anche visite guidate.
“L’argomento illustrato, soltanto apparentemente lontano dalle tematiche faunistiche pertinenti al Parco, narra di quella “zoologia nascosta” che annovera, anche in Italia, delle specie poco conosciute e, in alcuni casi, persino nuove per la scienza! spiega l’Ente Parco. ” Alcuni esempi si trovano tra i micromammiferi e soprattutto tra gli insetti. Nell’Appennino, ad esempio, spicca il carabo cavernoso, coleottero di origine transadriatica che si riteneva estinto molti decenni fa, ed è invece ancora presente oggi tra la fauna del Parco. Un caso diverso è quello della Rosalia alpina, un altro bel coleottero legato alle faggete. Si sta studiando una probabile sottospecie tipica delle nostre foreste protette”.
Nella mostra spiccano figure leggendarie, come il bigfoot (lo yeti del nordamerica), il mostro di Lochness e la piovra gigante e, poi, presunte “nuove specie”, di cui però non esistono elementi concreti che ne provino l’esistenza. Altre specie invece, come i grandi anaconda di oltre otto metri e i calamari giganti, che superano i 15 metri, sono ormai da tempo riconosciuti dalla scienza ufficiale. Sono queste straordinarie creature, e tante altre dall’aspetto curioso o impressionante, che più colpiscono l’attenzione dei visitatori. “Un grande interesse è stato già manifestato da grandi e piccoli sabato 27 luglio scorso, in occasione del primo incontro di quest’anno dedicato ai misteri e alle curiosità zoologiche, condotto da Lorenzo Rossi durante l’allestimento della Mostra a Civitella Alfedena” proseguono gli organizzatori. “Da non trascurare, in questo contesto, l’importanza del messaggio ambientalista: negli ultimi anni, a livello mondiale, molte sono le nuove specie scoperte; la natura selvaggia che si ammira e si cerca di comprendere, spesso soltanto in modo superficiale, potrebbe ancora riservare scenari sorprendenti. Le profondità marine e lacustri, le fitte foreste e le montuosità più impervie possono senz’altro celare la presenza di tante specie, animali e vegetali, ancora da scoprire. Molte di queste specie sono purtroppo destinate a scomparire prima della loro scoperta. A causa delle gravi alterazioni alla natura causate dall’uomo e dalla sua “civiltà”.