“Vi racconto Spazio”. Comincia da un post sul suo profilo di Facebook la nuova avventura dello chef stellato Niko Romito. Un ritorno, al suo primo luogo, a
Rivisondoli, dove tutto è decollato, nel vecchio ristorante rimesso a nuovo, allargato, trasformato, modellato per diventare una palestra per i giovani che Niko forma nella sua scuola di alta cucina, al Reale Casadonna a Castel di Sangro, diversi chilometri oltre.
La notizia era nell’aria da un po’, come l’eco di tutte le attività, numerose, che accompagnano la vena di sperimentazione, non solo culinaria, di una delle nostre eccellenze più conosciute fuori dai confini regionali. “Niko sta mettendo a posto il vecchio locale, lo apre per farlo diventare uno spazio dove accogliere una clientela diversa e dove sperimentare qualcosa di nuovo, che ancora non c’è per i ragazzi che forma”.
E il mistero lo svela direttamente lui, poche ore fa, dal suo profilo Facebook: “È il 5 agosto il giorno che tutti qui stiamo aspettando, quando taglieremo il nastro del nostro nuovo, ambizioso, progetto: Spazio. Una piccola parola per un’idea di futuro – esordisce in un post che riportiamo – Perché Spazio? Beh, è semplice, perché questo sarà il primo Spazio pensato, studiato e dedicato esclusivamente ai ragazzi della Niko Romito Formazione. Un modo per ampliare la proposta formativa della scuola, per dare loro la possibilità di mettere davvero le mani in pasta nel mondo del lavoro”. Dodici ragazzi, quaranta coperti, tanti piatti per mettere in pratica ciò che la teoria della scuola insegna, ma senza perdere la filosofia di base romitiana: “La parola d’ordine di Spazio sarà SEMPLICITÀ, sia nei piatti che fuori – dunque – Niente tovaglie né carta dei vini, niente camerieri. Chi si siederà a Spazio dialogherà direttamente con i giovani chef, che si alterneranno tra i fornelli e la
sala, raccontando le loro creazioni, la scelta degli ingredienti e delle preparazioni. Ecco quindi che si darà Spazio anche ai produttori, alle migliori materie prime italiane, al territorio. Un luogo in cui sperimentare, in cui crescere, in cui acquisire quella sicurezza e quella padronanza del mestiere che poi permetterà loro di aprire qualunque porta. Questo progetto, che medito già da un po’, non poteva nascere che a Rivisondoli, nel locale da cui Cristiana ed io siamo partiti qualche anno fa e a cui siamo ancora estremamente legati. Ma attenzione, non stiamo parlando di un mio nuovo ristorante, ma di un’appendice naturale della scuola, in cui sono i ragazzi i veri direttori d’orchestra. Quindi, non mi resta che augurarvi buon ascolto”.
E come un maestro davanti alla sua orchestra, Romito ringrazia tutti i suoi elementi, che nelle sue vecchie stanze rinnovate seguendo lo stile minimalista che accompagna la sua nuova base al Castello, manderanno avanti il laboratorio, dalle cucine alla sala: “Un grazie sincero a Pasta Garofalo, Caffè Lavazza, Acqua Fiuggi, Pentole Agnelli, Molino Caputo, Oli Ursini, Gourmet Service, Digital Borgo, KitchenAid, Selecta, Broggi, Villeroy & Boch, Cirone Marco Clelio Ag.Montesilvano, Mieli Thun, Azienda Feudo Antico, Agenzia Stefano Conti Roma, che hanno reso possibile questo progetto. E tutti i fantastici collaboratori interni ed esterni della Scuola”.
(Le foto sono tratte dal profilo Facebook e dai depliant del Reale)