Una buona notizia in un momento di grande consumo e notorietà per il pomodoro abruzzese: il “pomodoro a pera” ha ufficialmente superato tutti i test previsti dal MIPAAF per essere iscritto nel registro nazionale delle varietà orticole del 2013 col nome di Saab-Cra (Sapore Antico Abruzzo).
Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. In pratica questa varietà di pomodoro è stato iscritto nel registro nazionale delle nuove varietà del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con Codice SIAN 3339. Un ecotipo tutto abruzzese: “Per ottenere questo prestigioso riconoscimento – ha spiegato l’assessore – è stato oggetto di una ricerca realizzata dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo in collaborazione con il CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura). Dopo due cicli di prove realizzati dal Dipartimento delle politiche europee ed internazionali dello sviluppo rurale del Ministero dell’Agricoltura, l’ecotipo abruzzese risanato ha superato tutti i test bio-molecolari risultando unico e meritevole di essere iscritto come nuova varietà nell’apposito registro nazionale”.
Il progetto redatto e finanziato dall’assessorato alle Politiche agricole della Regione Abruzzo, su richiesta di produttori orticoli di vari Comuni della costa adriatica, era finalizzato al recupero ed al miglioramento genetico di un ecotipo di pomodoro locale abruzzese affetto da alcuni difetti (suberificazioni stilari delle bacche, palchi fruttiferi poco fertili e tra loro molto distanti, elevata suscettibilità a fisio-fitopatie e scarsa fogliosità) che ne avevano ridotto la coltivazione ai soli usi familiari, si legge nella nota ufficiale. Ci sono voluti cinque anni di studio, selezioni ricorrenti ed incroci intervarietali, per ottenere una nuova varietà molto rustica contraddistinta dallo sviluppo indeterminato della pianta, da ottima copertura fogliare, da palchi fiorali ravvicinati e molto fertili, da elevata produttività, da ottima uniformità di forma e pezzatura dei frutti caratterizzati a loro volta da un elevato spessore del mesocarpo e soprattutto inalterati nelle proprietà organolettiche rispetto alla popolazione di origine.
In corso d’opera, la costituzione è stata testata anche presso numerose aziende locali con risultati eccellenti manifestando sin dai primi saggi un elevato indice di gradimento da parte dei consumatori, al punto di favorire il lancio di una filiera specializzata al cui capo è stata posta la varietà Saa-Cra, con la commercializzazione del prodotto attraverso confezioni identificative del territorio. Tra l’altro, nel 2011/2012 alcuni produttori abruzzesi hanno avviato un rapporto preferenziale con la GDO tanto che il prodotto, originariamente di nicchia, ha raggiunto in maniera capillare il consumatore del Centro Italia.
“La nuova varietà – ha concluso l’assessore Febbo – costituisce un consistente avanzamento rispetto alle tipologie simili già commercializzate, oltre che per aspetti gustativi anche per tolleranze alle malattie e per rese produttive molto elevate. Le innumerevoli richieste di seme e di piantine da parte di imprenditori agricoli, Comuni e Associazioni, arrivate alla Direzione regionale Politiche agricole, testimoniano il successo della ricerca svolta dai tecnici regionali, tra l’altro vincitori di un premio nazionale sul pomodoro”.