Chi conosce Crecchio da sempre ricorda com’è cambiata negli anni, ha visto tornare alla luce e alla vita la bellezza del suo centro storico, decollare le attività intorno al suo castello, meta, un tempo, di passeggiate fuori porta dai paesi vicini. E oggi ci torna anche per fare un viaggio indietro nel tempo e ritrovare atmosfere mai vissute, che i tre giorni dell’evento A Cena con i Bizantini dal 2005 ricostruisce e divulga, insieme alla rassegna enogastronomica e al corteo storico che richiama migliaia di persone ogni anno. Questo ritorno al passato si svolgerà dal 26 al 28 luglio prossimi.
Un evento dapprima ospite della rassegna nazionale promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale per i Beni Archeologici su “Cibi e Sapori nell’Italia antica”, “A Tavola Con I Bizantini”, divenuto in seguito un contesto in cui il mix fra cultura, archeologia, gastronomia, ricostruzioni degli ambienti, condivisione dell’intero evento con dei gruppi di lavoro che raccolgono studiosi, appassionati di archeologia, associazioni culturali, al fine di renderlo il più possibile realistico e trasformare Crecchio per 3 serate Crecchio nella Capitale dell’Italia bizantina. La ricostruzione, insomma, di ciò che poteva essere il territorio quando le navi di Costantinopoli ormeggiavano nel vicino porto di Ortona.
Evento che gode della collaborazione fra enti ed istituzioni importanti: Museo dell’Abruzzo bizantino ed Alto medievale, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Comune di Crecchio, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, oltre a presenze locali che hanno dato respiro alla manifestazione nei suoi primi 8 anni.
Il centro storico sarà pervaso di presenze di tempi andati e attraversato da un percorso storico ed enogastronomico in tema. Piazze e vie diventeranno scenari di pratiche artigiane e ricreative d’un tempo, ci saranno arcieri, falconieri, presenze suggestive appartenute all’altra vita della città ducale.
Due i momenti clou dell’evento, il corteo storico, innanzitutto, che “vuol ricordare la presenza dei Bizantini in Abruzzo tra VI e VII sec. d.C., riproponendo con personaggi in costume originario i
TRIONFI, ovvero momenti associativi in cui quasi tutta la popolazione residente in una città – si legge nella storia della manifestazione – ordinata secondo le classi sociali e racchiusa all’interno delle sue organizzate difese,viveva se stessa come comunità unita dal medesimo destino, avvalendosi di una simbologia carica di significati religiosi e trascendentali. Ospiti della Vassilissa (principessa egiziana al seguito delle milizie bizantine, stanziatesi presso la villa Vassarella di Crecchio) e della sua corte, celebriamo dunque le gesta vittoriose del prode Comes (conte) Vitaliano sui barbari Longobardi ( 596 d.C.)”.
Quest’anno, inoltre, la cena apre le porte ad un concorso che ha memoria bizantina anch’esso, si tratta di “Una sposa per l’imperatore”. In cerca di ciò che ha ispirato il premio si arriva a Tiberio II, Imperatore di Bisanzio dal 578 al 582, felicemente sposato con la Vedova Ino quando salì sul trono Imperiale, ma costrettpo a difendersi dalla gelosia dell’Imperatrice Sofia, consorte del defunto Imperatore Giustino II, ai danni della coppia imperiale. Secondo una leggenda,Tiberio non era ancora sposato all’epoca della sua salita al trono con il rango di Cesare (nel 573) e l’Imperatrice Sofia, per sviare i sospetti che si creavano attorno ad una illecita relazione tra lei e Tiberio II, bandì un vero e proprio concorso di bellezza per trovare una sposa di copertura al suo amante. “A Bisanzio avevano inventato i concorsi di bellezza, attraverso cui si sceglieva la futura imperatrice – si legge ancora nella storia – Il concorso di bellezza era anche una sorta di metafora della mobilità sociale [ come testimonia il caso di Teodora, moglie di Giustiniano, che da ballerina ( e forse prostituta?…) diventò imperatrice]. Nei racconti di queste storie dai contorni romanzeschi c’è un piccolo particolare che merita di non essere tralasciato: alla pretendente oltre all’altezza veniva misurato anche il piede… Ardua impresa era dunque la selezione della futura moglie dell’imperatore, che avveniva in base a precisi requisiti: insomma i 90/60/90 dell’epoca… La serie dei «concorsi di bellezza» per la scelta delle sovrane fu una pratica in uso per secoli che consentì a molte splendide fanciulle povere di sperare in una favolosa promozione sociale”.
Le aspiranti spose imperiali saranno selezionato fino a domenica, quando la prescelta verrà proclamata e inviata a Costantinopoli, nel vero e proprio senso della parola: vince un soggiorno di tregiorni e due notti a Istanbul per due persone! Possono aspirare le ragazze dai 18 ai 36 anni, non originarie di Crecchio, non parenti al comitato o agli organizzatori della manifestazione.
Inaugurazione venerdì con la presentazione della nuova edizione, presso il Castello e poi le attività prenderanno il via, fra rievocazioni, presenze singolari, cene con menù “bizantini” realizzati da un nutrito gruppo di cuochi del posto che negli anni sono divenuti celebri proprio per le alchimie culinarie legate all’evento. Di seguito il materiale per una visita completa.