Una lacuna colmata, quella di una legge che regolasse tutti gli aspetti della politica della Regione su pascoli e foreste, l’Abruzzo non ce l’aveva, da sabato, invece, qualcosa è cambiato. Nove titoli per 91 articoli: dalla programmazione delle attività, ai pascoli, dal vivaismo, agli alberi monumentali, fino alla prevenzione e alla difesa dagli incendi. È il ”Testo unico di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della Regione Abruzzo”, approvato dalla Giunta regionale.
L’assessore Febbo: ”Eravamo l’unica Regione a non avere un Testo unico, ma una serie di norme’ a regolare un patrimonio di inestimabile valore naturalistico e storico”. A spiegare i contenuti del provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, c’erano il Dirigente della Regione Franco La Civita e il Vice Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato Ing. Luigi Morelli, il Comandante provinciale dell’Aquila Dott. Nevio Savini, il Comandante provinciale di Pescara Ing. Mauro Macino, il Vice Questore Luigi Margarita.
Si tratta di un testo organico innovativo che contiene nuove norme che coprono tutti gli aspetti delle politiche forestali, dalla programmazione delle attività ai pascoli, dal vivaismo agli alberi monumentali fino alla prevenzione e difesa dagli incendi. Si tratta di un passaggio storico per la nostra Regione che si dota così di una Legge che va a regolamentare un settore decisivo per la vita economica, sociale e ambientale dei nostri territori. Una Legge organica che la nostra Regione non ha mai avuto, visto che i riferimenti per le Politiche forestali erano rintracciabili su svariati dispositivi normativi.
Il Disegno di Legge è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro che ha coinvolto i principali attori interessati alla materia, Regione e Corpo Forestale dello Stato, ed è stato sottoposto a tutte le Direzioni regionali per gli ambiti di propria competenza. Nasce dalla considerazione che il patrimonio silvo-pastorale, la cui valenza sociale, economica, culturale ed ambientale sta assumendo sempre maggiore importanza nel contesto non solo regionale e nazionale ma anche in quello europeo e globale, necessita di un’autonoma e specifica disciplina e che le attività riguardanti la sua conservazione, sviluppo e gestione devono essere regolate da un solo testo di legge. In primo piano sono è stata posta la difesa dell’ecosistema dal punto di vista ambientale mentre la valorizzazione riguarda anche l’aspetto economico e delle attività forestali, che non possono essere considerate secondarie visto che il sistema foresta-pascoli rappresenta una vera e propria risorsa per una regione che vanta una delle maggiori percentuali di superficie boscata in Italia.
Il testo unico, costruito evitando il rinvio ad altre Leggi regionali ed esponendo in maniera unitaria ed organica i principi, le finalità, le disposizioni e prescrizioni che nel loro insieme possono determinare la migliore gestione di questo patrimonio a vantaggio dell’intera collettività regionale, contribuisce ad un sensibile miglioramento del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini. Caratterizzandosi per chiarezza e completezza, costituisce riferimento certo sia per i cittadini, sia per gli operatori del settore, sia per la pubblica amministrazione che quei beni deve tutelare, conservare e valorizzare affinché contribuiscano al progresso sociale, ambientale ed economico della collettività abruzzese. E’ stato elaborato in modo da comprendere in un’unica normativa tutta la disciplina di settore secondo le più recenti acquisizioni tecnico-scientifiche e normative, che sono state adattate e inserite nello specifico contesto regionale secondo l’esperienza maturata negli anni dalla struttura regionale competente e dal Corpo Forestale dello Stato.
Alla materia più specificamente forestale è stata unita quella relativa ai pascoli, sia perché non esiste soluzione di continuità, specialmente nelle aree montane, fra l’economia, gli interessi e la tutela dei due ambienti sia perché negli ultimi anni è stata evidenziata l’importanza che questi sistemi naturali e semi-naturali hanno per la conservazione della biodiversità e dell’assetto idrogeologico del territorio.
Si è posta particolare cura nel ricondurre ad una sola autorità amministrativa, quella appunto competente nel settore delle foreste, le autorizzazioni, i controlli e la disciplina in genere riguardante i boschi ed i pascoli montani, seguendo il principio di “una sola legge, una sola autorità, una sola autorizzazione” necessario per rendere più semplice e credibile il rapporto fra il cittadino e l’amministrazione pubblica, con conseguente razionalizzazione della struttura regionale forestale.