La voce della protesta sarà unica e raggrupperà imprenditori, costruttori, commercianti, artigiani e agricoltori uniti per ribadire la necessità che Pescara esca dalla situazione di immobilismo economico, sociale e culturale che la paralizza da anni e che trascina in una situazione gravissima settori già penalizzati dalla crisi che investe l’intero paese. Teatro della clamorosa protesta sarà lo Stadio del Mare che domani sera, 19 luglio, alle ore 21, sarà raggiunto da centinaia di persone aderenti a 12 associazioni: Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative , Casartigiani, Ance, Api, Cia, Cna, Coldiretti, Confindustria, Legacoop Abruzzo, Upap Claai e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
“Sul nostro tavolo stagnano riforme, disegni di legge e proposte che, se realmente ascoltate dalle nostre amministrazioni, potrebbero rappresentare una strada per il rilancio della città e di tutti i settori economici: dall’agricoltura all’artigianato, dall’industria al commercio fino ad arrivare all’edilizia” scrivono gli organizzatori. “I dirigenti amministrativi che sono alla guida della istituzioni hanno l’obbligo morale di tornare ad ascoltarci rinunciando ad un atteggiamento troppo difensivo che potrebbe ostacolare la ripresa economica del territorio. La nostra volontà è organizzare un evento che possa essere di grande impatto e visibilità al fine di lasciare il segno nella mente a favore di tutte quelle categorie sociali che, in questo momento, stanno soffrendo i disagi economici e culturali derivanti da una crisi insopportabile”.
In occasione del 19 luglio sarà presentato un documento manifesto che possa costituire una proposta di crono programma alle amministrazioni territoriali che dovranno impegnarsi nel raggiungimento di obiettivi condivisi e strategici per il rilancio dell’economia.