Un manifesto del gusto. Un documento culturale. L’importanza rivoluzionaria di un movimento che aggrega e promuove le eccellenze. Tutto questo è Slow Food Story, il film ispirato alla storia di Carlo Petrini che racconta il movimento da lui fondato sarà proiettato stasera, al Teatro Due Pini, alle ore 22. Di fatto si tratta di una prima regionale del film recentemente uscito nelle sale cinematografiche, un lavoro scritto e diretto di Stefano Sardo che racconta la rivoluzione lenta di un movimento nato 25 anni e del “Carlinpensiero”, che chiuderà gli appuntamenti culturali di Cala Lenta, la tre giorni sulla Costa dei Trabocchi, che da venerdì regala emozioni al palato, alla mente e al territorio con una serie di eccellenze legate al mondo enogastronomico radunate nel cuore della Costa dei Trabocchi, San Vito.
Alla biennale hanno risposto in tantissimi ogni sera, affollando i trabocchi in cui si può cenare e dove è necessario prenotare per avere un posto sotto il cielo lunare della costa che caratterizzano, ai tavoli che rappresentano sicuramente uno dei posti più suggestivi in cui assaporare i piatti del territorio, pesce e non solo. Ma il territorio parla anche attraverso la terra, con il mercato del gusto e il cibo di strada, una sinergia, quella con Coldiretti che si rinnova e fa da trampolino ad un modo diverso di vivere quel tratto di Costa, che non è solo trabocchi, ma agrumi, conserve, olio, vino, è pane e ristorazione stellata.
La gente va e viene lungo il centro storico di San Vito, alternandosi fra i tavoli di strada e le iniziative ospitate dal Teatro dei Pini, la ritrovata Chiesetta di San Francesco, sede delle iniziative letterarie e più prettamente culturali, un piccolo scrigno di arte e devozione aperto al pubblico dall’edizione di quest’anno , il belvedere che regala scorci mozzafiato e lo scenario del Teatro del Gusto, sede dei laboratori, dove si sono esibiti chef e docenti che portano alto lo stendardo del gusto e del made in Abruzzo dentro e soprattutto fuori la regione.
Si chiude con il sorriso la settima edizione, dice Raffaele Cavallo, mentre guarda il via vai acceso a notte fonda dalle strade di San Vito. Cala Lente era una scommessa, legata al territorio, vinta perché ne è diventata l’evento di punta, la testimonianza più forte dell’esistenza di un pezzo di costa unico, non solo in Italia, il valore aggiunto a quel turismo che l’Abruzzo cerca di riaffermare da anni, a fatica, fra progetti di promozione, crisi e iniziative che richiamino attenzione. E, finalmente, riesca allo scopo.
Il programma di oggi.
Show-cooking “famigliare” quello che terrà banco al Teatro del gusto. Particolare, perché gli chef, padre e figlio, non sono proprio “di mare”: dopo le interpretazioni di Davide Mazza con gli studenti della Niko Romito Formazione e di Ermanno Di Paolo, dietro ai fornelli arriva Marcello Spadone, chef stellato del ristorante La Bandiera di Civitella Casanova e suo figlio Mattia. Pluriennale esperienza, savoir faire e una stella Michelin sono all’attivo di questo locale guidato dallo chef Spadone che intratterrà con alcuni piatti ricercati ed innovativi che racconteranno il legame tra mare e terra.
Per la sezione Laboratori del Gusto sarà ancora Largo Iavicoli ad accogliere curiosi e gourmet con “I classici di Cala Lenta “blu-burgher e arrosticini di pesce azzurro” (ore 20.30), un’occasioneper assaggiare le due originali preparazioni che hanno caratterizzato le ultime edizioni di Cala Lenta: il blu-burgher, panino farcito di pesce azzurro e salse, e gli arrosticini di pesce possono essere, infatti, una valida e nutriente alternativa ai loro cugini carnivori.
E ancora appuntamento serale, ore 22.00, conPesci affumicati e whisky:in degustazione un originale abbinamento capace di stuzzicare le papille più allenate: da un lato i pesci marinati e affumicati dallo chef Ermanno Di Paolo. Dall’altro, Michele Di Carlo, esperto di food&beverage e fine conoscitore dell’universo dei distillati, proporrà, in abbinamento, un percorso di degustazione alla scoperta dell’affascinante mondo dei whisky perché… “affumicato non è sempre torbato”.
La rassegna un Mare di parole vedrà la presentazione del volume “La dieta mediterranea ai tempi della crisi. Epidemiologia della scelleratezza” di Marialaura Bonaccio e Giovanni de Gaetano (San Vito – Chiesa di San Francesco, ore 20). Un racconto che analizza i dati di importanti studi epidemiologici e di programmi governativi di diversi Paesi (dalla Finlandia all’Australia) alla “ri-scoperta” della dieta mediterranea: dall’innamoramento di Ancel Keys al manifesto della Med-diet, dalle leggende sui saggi bevitori al riconoscimento UNESCO che la proclama “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. Il fine? Avvertirci che la dieta mediterranea, per secoli scudo protettivo della nostra salute, è in via di estinzione, ma è anche l’unica in grado di dare risposte concrete per arginare la deriva della salute di mezzo mondo: basta saperla “ascoltare” attivando quanto prima progetti di educazione alimentare e prevenzione.
Ancora la casa delle parole ospiterà (chiesa di san Francesco, ore 22) la presentazione del volume Guida al vino quotidiano di Slow Food Editore, il vademecum che prende in esame i migliori vini italiani che è possibile acquistare in enoteca ad un prezzo inferiore ai 10 euro.