“Il mistero dell’oro di Dongo”, il giallo di Paolo Di Vincenzo, sarà presentato domani, giovedì 17, alle 17,30 nella biblioteca provinciale di Teramo. Con l’autore ci saranno il rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico, il direttore della biblioteca provinciale Delfico, Luigi Ponziani, e i giornalisti-scrittori Simone Gambacorta e Nicola Catenaro. “Il mistero dell’oro di Dongo” è un giallo su un mistero insoluto da quasi 70 anni, un tesoro nascosto e poi dissolto, un carteggio mai trovato di cui si è tante volte favoleggiato che potrebbe far riscrivere la storia dell’Europa. Sono gli ingredienti di questo lavoro di fiction dove a elementi reali, l’oro di Dongo (il tesoro che Mussolini e i suoi gerarchi si portavano dietro nell’aprile 1945 per garantirsi la fuga dall’Italia che stava per essere liberata dal fascismo), il Vittoriale in cui Gabriele D’Annunzio venne più o meno confinato, se ne mescolano altri puramente immaginari, con un giornalista di Pescara coinvolto in un caso più grande di lui. Storia e invenzione si fondono in un giallo dagli esiti imprevisti e imprevedibili. Un plot inventato ma verosimile, dove servizi segreti, poteri forti, rigorosi servitori dello Stato e giornalisti indipendenti si fronteggiano come tante, troppe volte, è accaduto nella storia recente dell’Italia.
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