Un podio piccante quello che ha sbancato il Campionato Italiano del Salame Naturale: non si era mai verificato in nessuna delle otto edizioni che alla rassegna il Cibo Sano, tenutasi nel comasco, a Villa Erba di Cernobbio, tre prodotti abruzzesi si imponessero per oro, argento e bronzo.
A conquistare la giuria tecnica riunitasi lo scorso 8 giugno e formata da esimi esperti dell’Accademia delle 5T, è stata la ventricina abruzzese, quella del ceppo chietino: primo e secondo parimerito per le ventricine dell’azienda Di Fiore di Fresagrandinaria e La Noce di Montazzoli, ma anche il terzo posto è andato all’Abruzzo e di nuovo al chietino, grazie al salsicciotto alle erbe de Le Tre Casette di Chieti.
Un premio storico negli annali del salame! In otto anni mai una sola regione aveva fatto incetta di premi ad un concorso organizzato e voluto dall’Accademia 5T per dare attenzione a un prodotto che è di eccellenza per molti territori. Eccellenza per il sapore, ma anche per il metodo, che esprime l’artigianalità della filiera produttiva, come accade per la nostra ventricina. La rassegna in otto edizioni ha fatto da raccordo ad un comparto di grande qualità, che usa materie prime seguendo canoni sostenibili e produce prodotti di qualità che tutelano e rappresentano l’ambiente, ecco realizzate le 5 T dell’Accademia: Territorio, Tradizione, Tipicità, Tracciabilità, Trasparenza.
La finalissima ha chiuso un percorso costituito di sei semifinali svoltesi a Parma, Brescia, Pordenone, Città Sant’Angelo , Belmonte (Cosenza) e Montegioco (Alessandria). I prodotti abruzzesi hanno fatto un percorso che li ha condotti al podio, affermando tutto un territorio che ora si prepara a celebrare il suo Festival della Ventricina, previsto a Carunchio, il 20 e 21 luglio prossimo e che vi racconteremo.
Intanto, il podio su cui primeggiano, affiancati, Stefano Di Fiore, dell’omonima azienda del Chietino ed Eliana Di Ciano, de La Noce, vincitori del Cis.
Per le categorie speciali, invece, questi i risultati: per ilsalame dolce del Nord, il salame antico Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma); per il salame affumicato, la mortandela affumicata della Val di Non dell’azienda Dal Massimo Goloso di Coredo (Trento); per il piccante del Sud, ancora Di Fiore eLa Noce parimerito; per la sopressa veneta, Caprini di Negrar (Verona); per la soppressata del Sud, la soppressata di maiale nero diRomano di Acri (Cosenza); per il salame del quinto quarto, la composta di salsiccia di fegato di Antonelli di Castelgiudice (Isernia); per il salame non solo suino, il salame di cinghiale di Massimo Zivieri di Monzuno (Bologna) e infine il premio “L’artigiano del triennio”, alla prima edizione e riservato alle aziende semifinaliste che hanno saputo mantenere elevate qualità di costanza nella produzione complessiva nel corso degli anni 2010-2012, è andato a Luiset di Ferrere d’Asti.
(le foto del concorso sono state tratte da Civiltà del Bere)