La notte del solstizio d’estate ha da sempre un suo fascino particolare. E’ la notte in cui sole e luna si uniscono, quella in cui riti antichi riprendono respiro, la notte della purificazione che saluta l’estate con il suo carico di mistero e di aspettative. E’ la notte dei Fuochi di San Giovanni che ad esempio a Roccamontepiano inaugurano il lungo calendario delle feste d’estate.
In questa festa, leggenda vuole che il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): ecco un fiorire di riti che contrappongono fiamme e rugiada, che accompagnano la vita spirituale e simbolica del Santo al quale il giorno è dedicato. I falò accesi nei campi la notte di S. Giovanni erano considerati propiziatori e purificatori e l’usanza di accenderli è comune in moltissime regioni europee e persino nell’africa del nord. I contadini andavano sul limitare delle colline e accendevano grandi falò in onore del sole, spesso con le fiamme venivano incendiate delle ruote di fascine, che venivano fatte precipitare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti.
Dentro le fiamme finivano cose vecchie, o marce, perchè il fumo che ne scaturiva tenesse lontani spiriti maligni e le streghe che durante questa notte secondo antichissime credenze si riuniscono e per le campagne vanno a caccia di erbe. Spesso il fumo veniva fatto attraversare dal bestiame tra il fumo perché potesse essere fertile per chi lo possedeva.
A Roccamontepiano Comune e Pro Loco hanno organizzato, con la collaborazione di tutte le associazioni, la festa tradizionale di San Giovanni battista. La sera della vigilia, in località La Grava, verranno accesi in una vera gara per la conquista del “Palio” una decina di falò – dal diametro massimo di tre metri per uno e mezzo di altezza- preparati dalle contrade del paese. Un’apposita commissione valuterà le caratteristiche di ogni pira. La squadra vincitrice avrà in consegna il Palio per tutto l’anno, fino alla prossima sfida. Il tutto prenderà avvio alle ore 19.30 con una messa sul sito naturale della Grava. Seguirà la fiaccolata, l’accensione dei fuochi e la tradizionale scampagnata serale con canti e balli della cultura popolare abruzzese. Come vuole la tradizione popolare, per chi vuole, si rinnoverà anche l’amicizia tra le commare e compari di fiori con lo scambio del “ramajetto” e il salto del fuoco.