Quando ricorda i duri anni trascorsi in Belgio le vengono ancora le lacrime agli occhi. Pina D’Alonzo è una donna di altri tempi, dedita al sacrificio, al lavoro, alla famiglia. Amava la sua Italia e volle tornarci, anche se non c’erano speranze di trovare un’occupazione. Ad aiutarla furono le sue braccia, forti e vigorose e la voglia di farcela, di costruire un futuro solido. Oggi Pina continua a lavorare dietro al bancone de La Chitarra Antica, la più famosa gastronomia di Pescara, continua ad ammassare pasta e a preparare specialità, ma al suo fianco ha il figlio e il marito e tanti dipendenti che lavorano con passione contribuendo al successo dell’attività.
“Questo è il mio mondo, il pensiero di tornare a lavorare mi ha aiutato ad uscire da un brutto periodo”, racconta ancora scossa da quello che le è accaduto. Ha dovuto affrontare un anno di cure per una malattia che l’ha aggredita e l’ha tenuta lontana dal lavoro, ma ora è fiduciosa e felice di essere ancora nella sua gastronomia, di poter ritrovare i tanti clienti che le vogliono bene e la stimano. “Mi hanno dimostrato tanto affetto” dice con commozione, “ telefonandomi e chiedendo sempre di me ai miei familiari. Anche questa vicinanza mi ha aiutata a lottare”. Pina è abituata a combattere, lo fece anche negli anni Sessanta, quando, figlia di emigranti partiti da Collecorvino e operaia in una fabbrica di ceramiche, decise di lasciare il Belgio, insieme al marito, Giovanni Minicucci, e ai figli piccoli, Claudio e Pietro. “Era il 1966 “ ricorda “Avevo troppa nostalgia del mio paese. Ero pronta a mangiare pane e cipolla, pur di tornare in Abruzzo”. Fu un periodo buio e difficile, il lavoro non si trovava e c’erano due figli da mantenere. Ma ecco che, all’improvviso, la fortuna fa capolino nella vita della famiglia Minicucci. “Un amico di mio padre” prosegue Pina. “mi chiese se volevo andare a fare la pasta all’uovo. Mi misi a ridere perché non pensavo potesse essere un lavoro e invece ha cambiato la mia vita”.
Pina incontra il professor Giovanni Iannucci, presidente della Provincia di Pescara e uomo politico della Dc, che la passione per la cucina abruzzese aveva spinto ad aprire una gastronomia,“La Chitarra Antica”, e il 1° novembre del 1966 inizia a lavorare. “Ho adorato subito questo lavoro” dice “ mi sono impegnata tanto e poi ho chiesto aiuto anche per mio marito. Il professore ci ha assunti entrambi. Chiedevo consiglio alle mie zie per migliorare la pasta, facevo i tortellini a mano. Dopo alcuni mesi, il professore ci ha detto che eravamo bravi ma che non ci poteva pagare come meritavamo, così ci ha proposto di prendere in gestione la gastronomia e di pagargli una specie di affitto. Non mi sentivo all’altezza, ma ho accettato. ”. Il professore…. Pina lo chiama ancora così, è il suo modo di ringraziarlo, di dimostrargli la sua gratitudine. Grazie alla generosità del professore parte l’avventura della nuova “Chitarra Antica” che riscuote l’apprezzamento della clientela. Pasta all’uovo di tutti i tipi, fiadoni, dolcetti abruzzesi piacciono e conquistano i pescaresi. “Dopo due anni, il professore ci fece una nuova proposta” prosegue Pina “Disse che voleva venderci l’attività perché non gli sembrava giusto prendere tutti quei soldi che erano frutto del nostro lavoro. Avremmo potuto pagare un po’ alla volta, come se fosse un affitto. L’unico impegno era quello di non cambiare nome alla gastronomia. Ero molto preoccupata, ma mi è sempre piaciuto guardare avanti e migliorare. Abbiamo accettato e nel giro di cinque anni siamo riusciti a riscattare l’attività e, nel 1977, anche a comprare il locale”.
Di anni ne sono trascorsi tanti, l’attività è passata nelle mani di Claudio, il figlio di Pina, e della nuora Monia, ma lei è ancora lì ad impastare, e il marito Giovanni alla cassa: “Ho sempre cercato di insegnare ai miei figli che cosa è il lavoro” aggiunge. “ Sin da piccoli hanno fatto consegne a domicilio. Pietro oggi fa il commercialista, Claudio lavorava alla Telecom e nel tempo libero veniva ad aiutarci. Poi ha lasciato l’ufficio ed è venuto definitivamente in gastronomia”.
Oggi La Chitarra Antica è ancora pasta all’uovo, chitarra fatta rigorosamente a mano, fiadoni, tarallucci, uccelletti, neole, calcionetti, torcinelli, cicerchiata ma anche piatti della cucina moderna e un fornito reparto di salumeria. Nel cuore della signora Pina, però, c’è solo la cucina abruzzese. “ I clienti diventano come parenti, dopo tanti anni”, confida “Uno di loro mi ha regalato un quaderno di ricette della nonna che risale al 1800. Una ragazza, invece, mi ha mandato dall’America una foto incorniciata che mi aveva scattato in gastronomia. Mi vogliono bene e sanno che per me la qualità dei prodotti viene prima di tutto. Il nostro olio di oliva non è trattato, come le arance e i limoni che usiamo nelle preparazioni, perché provengono da terreni di nostra proprietà a Collecorvino”.
E’ tempo di tornare ai fornelli per la signora Pina, anche se deve riguardarsi per motivi di salute. “I primi anni lavoravo anche 24 ore al giorno, arrivavo ad ammassare 100 uova al giorno. Ora devo riposarmi, ma per me cucinare è sempre una festa. Ho ancora voglia di sperimentare con prodotti che non siano troppo elaborati. Ritengo, inoltre, che sia molto importante che le tradizioni non vadano perdute. Ecco perché, quando posso, ne approfitto per insegnare ai miei nipotini Giovanni, Beatrice e Francesco che hanno rispettivamente 15, 12 e 7 anni. Facciamo insieme pizza, pasta e dolci e ogni volta è una festa. Magari un giorno saranno loro a portare avanti La Chitarra Antica”.
Sono contento di leggere l’articolo che racconta di Pina ,
una donna straordinaria che nel mio lavoro e’ un punto di riferimento importante .
Donna geniale , generosa , avventurosa e molto forte che non ha mai esitato un attimo ad sostenere non solo i suoi figli ed impiegati ma anche noi , ambasciatori d’Abruzzo in Olanda.
e vi assicuro che il suono di quella chitarra arriva fin quassu’
saluti da Amsterdam
Giancarlo & Gemma