Hanno utilizzato tanti ingredienti uniti al desiderio di mettersi al servizio degli altri. Una “ricetta” che ha portato nelle cucine della Casa Circondariale di Pescara le Lady Chef, protagoniste di un corso organizzato in collaborazione con la direzione dell’istituto al quale hanno aderito con entusiasmo 16 detenuti desiderosi di imparare a cucinare piatti della tradizione abruzzese, ma non solo. Perché le Lady Chef hanno insegnato loro anche come variare il menu della mensa con un po’ di fantasia e qualche suggerimento.
Ai fornelli con gli aiutanti
Nel corso delle tre lezioni le cuoche, seppur alle prese con pentole e fornelli, hanno risposto a domande sulla qualità degli alimenti, la conservazione, i metodi per utilizzarli al meglio e preservarne il gusto e hanno guidato i loro “aiutanti” nelle fasi di preparazione e di cottura del piatto prescelto. I detenuti si sono messi alla prova impastando la Pasta alla chitarra poi condita con un profumatissimo sugo alla pescatora fatto con cozze, vongole e calamari, hanno abilmente mescolato e realizzato le tradizionali Pallotte cace e ove, tuffandole, dopo averle fritte, in una salsa al pomodoro insaporita con un battuto di carote, sedano e cipolla. Spaziando oltre i confini regionali, le Lady Chef hanno proposto altri piatti come le crepes con carne e verdure su vellutata di pomodoro e il pollo speziato agli aromi orientali. Una volta pronti, i piatti sono stati serviti a tavola, nella mensa del carcere, per essere gustati dai partecipanti al corso.
Una cena a conclusione del corso
“E’ stata un’esperienza molto significativa per il grande interesse mostrato dai detenuti nei confronti della nostra cucina ” – ha detto a conclusione della lezione Martina Di Fabio, una delle Lady Chef. “Per me ha avuto un risvolto particolare perché non riesco a stare negli ambienti chiusi, eppure qui mi sono sentita a mio agio e, soprattutto, ho avuto la bella sensazione di fare qualcosa di utile”.
Il corso si concluderà lunedì 25 maggio, con una cena realizzata da tutte le Lady Chef insieme ai detenuti.
“Il carcere di Pescara, che vanta una decennale collaborazione con l’Istituto Alberghiero Filippo De Cecco e con il professor Quintino Marcella, noto nella regione sia come docente dell’IPSSAR che come apprezzato chef” – spiega una nota della direzione della casa circondariale – “è stato ben lieto di aprire le porte alle Lady Chef, tutte donne impegnate nel mondo della ristorazione ma con un occhio particolare rivolto alle problematiche sociali”.
“Speriamo di ripetere questa bellissima esperienza” – ha auspicato Enza Liberati, coordinatrice delle Lady Chef e docente dell’IPSSAR – “perché ci ha arricchito molto sul piano umano. Nel momento in cui si finiva la preparazione del piatto e i detenuti avevano modo di gustarlo, vedere il loro sorriso è stata una delle soddisfazioni più grandi. Il nostro augurio è di aver trasmesso le nostre conoscenze e la nostra passione alle persone che hanno seguito il corso; chissà se un giorno qualcuno di loro, una volta uscito di prigione, non potrà sfruttare quanto ha imparato per trovare un lavoro”.
Il sodalizio Lady Chef di Pescara è parte integrante della F.I.C (Federazione Italiana Cuochi) ed è stato costituito, oltre che per diffondere e preservare il patrimonio della cucina tradizionale italiana, per rimuovere qualsiasi forma di discriminazione professionale, promuovere politiche di genere in collaborazione con le istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali e attività a fini benefici e di volontariato
Al corso di cucina nella Casa Circondariale hanno preso parte Enza Liberati, Martina Di Fabio, Antonina Di Giacomo, Giovanna De Vincentis, Domanica Vagnarelli, sonia Ferretti, Maria Scarponi e Paola Prosperi.