La costruzione del mito non si ferma, l’energia di cui l’associazione è Abruzzo ha fatto il pieno all’affollata e incuriosita presentazione al Vinitaly, lo scorso 23 marzo continua a seminare curiosità e a suscitare attenzione. A Verona si sono ritrovati “costruttori”, sostenitori e fornitori del “cantiere” aperto dall’associazione èAbruzzo, a Roma, in uno dei luoghi del vino della Capitale si ritroveranno a giorni.
L’appuntamento è per giovedì 23 aprile. La presenza al Palazzetto della Wine Academy è un passo ulteriore per mettere altre pietre sopra la prima posta a Verona per costruire il mito di una regione che deve comin- ciare a dare voce a tutto ciò che la caratterizza. E deve cominciare a farlo fuori dai suoi confini, affinché siano calcati da chi non è ancora mai venuto in Abruzzo.
“A Verona abbiamo toccato con mano l’attenzione da parte di quanti non conoscono ancora bene la nostra terra – così la presidente di èAbruzzo Adriana Galasso – e abbiamo riscontrato interesse, curiosità e anche meraviglia per una regione dove ci sono montagne sono vicine al mare, alle colline e dove si possono tro- vare paesaggi e anche riti e usanze , cucine differenti, sempre a poca distanza. Questa ricchezza si esprime attraverso una biodiversità di cui noi produttori siamo testimoni e primi promotori. Ringrazio tutti quanti coloro che ci hanno sostenuto e che con la presenza a Verona hanno dato una precisa idea del calore e del colore del mito che vogliamo costruire. La prima pietra è ufficialmente posta, ora dobbiamo mettere le altre.
Dopo il Vinitaly, proprio per il successo che ha avuto il voler raccontare quello che abbiamo progettato con èAbruzzo, siamo ancora più determinati a procedere su questo percorso. Abbiamo riscontrato una grande sensibilità anche da parte istituzionale, ne faremo tesoro, perché si crei una sinergia operativa sull’intera filiera che vogliamo rappresentare.
E’ arrivato il momento di trasformarla in un patrimonio alla portata di tutti, perché ha un valore grande e un potenziale altissimo.
Crediamo sia il momento giusto. Ci siamo messi alla prova e ha funzionato, ora il lavoro sarà quello di far conoscere il mito soprattutto fuori, insistendo con il bollino che da sé racconta un prodotto interamente abruzzese e la scelta di attingere alla nostra biodiversità per distinguere ciò che è Abruzzo da ciò che non lo è veramente, sostenendo il Made in Italy non solo come principio, ma come scelta di sostanza”.
L’appuntamento è a Roma. Poi a Luglio il Festival Collisioni a Barolo e l’Expo 2015, negli spazi espositivi di Milano.