Le bollicine abruzzesi piacciono. Il loro successo è stato decretato in occasione della presentazione delle basi degli spumanti “Abruzzo DOP” alle recenti edizioni di ProWein a Düsseldorf e di Vinitaly a Verona. Le degustazioni, alle quali hanno preso parte la stampa internazionale e italiana, hanno costituito un importante passaggio nel percorso che porterà alla realizzazione degli spumanti.
Dei 26 campioni complessivi, frutto di altrettante micro vinificazioni, ne sono stati selezionati 12 per la degustazione. In questo modo è stato possibile valutare la complessità degli strumenti a disposizione degli enologi e dei tecnici, utili per giungere alla definizione delle cuvèe che daranno vita alla gamma di spumanti Abruzzo DOP. Nella presa di spuma, sono stati utilizzati lieviti autoctoni, selezionati dal dipartimento di microbiologia dell’Università di Teramo.
“Poiché il progetto riguarda vitigni autoctoni espressi nella DOC territoriale Abruzzo” – spiega Lino Olivastri, enologo di CITRA e responsabile del progetto – “era giusto sperimentare la presa di spuma con lieviti autoctoni per meglio esaltare le potenzialità dei singoli terroir”.
I cinque vitigni prescelti – Montepulciano, Passerina, Pecorino, Cococciola e Montonico – hanno prodotto risultati molto diversi tra loro, in funzione dei suoli, dell’altitudine, delle tecniche di allevamento, dell’esposizione e della conformazione dei vigneti. Si è creato così un mosaico di caratteristiche organolettiche, in cui i diversi gradi di acidità, mineralità, sapidità, concorreranno a dare vita all’assemblaggio ideale.
Prodotti con uve della vendemmia 2014, i primi spumanti Abruzzo DOP saranno lanciati in tutto il mondo nel 2015 nella versione Metodo Martinotti e, dopo un riposo sui lieviti di 36 e 48 mesi, nella versione Metodo Classico e Metodo Classico Millesimato.
Il progetto spumanti Abruzzo DOP è realizzato da CODICE CITRA, attraverso le sue associate e i soci vignaioli, con la partnership di C.Ri.V.E.A. e dell’Università di Teramo.
“Il cammino che abbiamo intrapreso è professionalmente esaltante” spiega Lino Olivastri, enologo di CITRA e responsabile del progetto, “perché, giorno dopo giorno, scopriamo le sfaccettature del nostro territorio attraverso i vini, raccogliamo risultati pari alle nostre grandi aspettative e siamo sempre più consapevoli della validità della nostra scelta. La spumantizzazione è una opportunità da cogliere: i vini che otterremo contribuiranno alla promozione territoriale e della vitivinicoltura abruzzese.”