Cibo che finisce nella pattumiera e che potrebbe essere riutilizzato per sfamare persone bisognose. Le cifre sono impressionanti e su di esse punterà i riflettori la terza edizione dello Slow Food Day che si terrà il 25 maggio prossimo in 300 piazze italiane, con iniziative che prevedono mercati, degustazioni, incontri con i produttori e laboratori educativi.
Stando allo studio della Commissione Europea Food Waste in the EU, a livello europeo gli sprechi alimentari domestici corrispondono al 42% del totale e ammontano a circa 76 kg pro-capite. L’Italia con 149 kg pro-capite si posiziona circa a metà strada tra la Grecia, che con 44 kg procapite all’anno si rivela la più virtuosa, e l’Olanda, con un picco di 579 kg. La ricerca diffusa dall’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC) rivela che, del nostro spreco casalingo di prodotti edibili, il 35% è costituito da prodotti freschi, il 19% da pane e il 16% da frutta e verdura.
«Quando sprechiamo cibo, oltre a fare qualcosa di eticamente non accettabile, sprechiamo anche molto altro: il denaro che abbiamo speso per acquistare quel cibo; il tempo di chi ha lavorato per produrlo e il tempo che abbiamo lavorato per guadagnare i soldi con cui comprarlo; la terra, l’acqua e l’energia che sono state impiegate nella produzione, trasformazione e distribuzione», spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. «In tempi di grave crisi come quelli che stiamo vivendo, che impongono cambiamenti sostanziali a tutti i livelli, combattere gli sprechi diventa un imperativo, ma anche una straordinaria opportunità di rilancio della nostra economia. E non sprecare è bello e buono! Ecco perché abbiamo dedicato a questo tema il nostro Slow Food Day 2013» continua Burdese.
Molti i consigli e le buone pratiche proposte dall’associazione della chiocciola in occasione del terzo Slow Food Day. «Le ricette della nostra cultura gastronomica ci aiutano a recuperare gli avanzi, pensate ai timballi, ma ci sono tanti piccoli accorgimenti quotidiani: fare la spesa più spesso comprando meno; scegliere cibi sciolti; cercare prodotti locali, freschi e di stagione, magari direttamente dal produttore, che hanno consumato molta meno energia per arrivare dal campo alla nostra tavola; mediamente mangiare un po’ meno (anche le calorie che assimiliamo in eccesso sono, in qualche misura, uno spreco)», conclude Burdese.
In Abruzzo, le città indicate sul sito www.slowfood.it sono Chieti, Lanciano, Pratola Peligna e Sulmona.
A Chieti, alle 8.30, in piazza delle Verdure, si terrà l’ iniziativa ” A scuola di spesa” che sarà seguita da “Le ricette del riuso del pane”. Stesse tematiche saranno trattate alle ore 11, al mercato di via Ortona, mentre nel pomeriggio, alle 16.30, a piazzale Marconi, merenda di primavera con olio, pane e fave, alle 18 laboratorio sul riciclo per fare il sapone in casa, alle 19.30 “De…gusta con noi. Aperitivo a sorpresa”
A Lanciano, in particolare, è prevista la proiezione del film-documentario “L’economia della felicità” di Helena Norberg-Hodge alle ore 18, presso la Sala Convegni di Palazzo De Crecchio, in Via Dei Frentani.
Ingresso libero.