La relazione tra turismo enogastronomico e sviluppo rurale, con un’attenzione particolare verso le potenzialità del settore turistico per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche. Saranno gli aspetti analizzati nel ciclo di seminari su “Turismo eno-gastronomico e sviluppo rurale” che prenderà il via il 2 marzo prossimo, presso la sede di Mosciano sant’Angelo della Università di Teramo (Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali), su iniziativa di Rita Salvatore, sociologa dell’ambiente e del territorio. I seminari avranno luogo ogni lunedì, per tutto il mese di marzo, dalle ore 14.30 alle 17.30 e vedranno la partecipazione di diversi esperti del settore.
“Attraverso una approfondita analisi di nodi concettuali centrali come quelli di gusto, terroir, milieu e paesaggio sarà messo in evidenza lo stretto legame esistente tra la contemporanea cultura del viaggio, le dinamiche identitarie legate al territorio, la valorizzazione delle produzioni tipiche e lo sviluppo sostenibile delle economie locali” spiegano gli organizzatori. “Alla luce del quadro teorico di riferimento, ci si focalizzerà sulla valenza della enogastronomia come strumento in grado di innovare e di diversificare gli eterogenei settori produttivi, in direzione di una integrazione su scala territoriale delle diverse policy finalizzate alla valorizzazione delle risorse locali”.
Domanda e offerta
Il corso affronterà sia l’analisi della domanda turistica (aspetti statistici della domanda turistica nei segmenti del turismo enogastronomico e rurale; caratteri peculiari della domanda; target di attinenza e nicchie di mercato) sia gli aspetti organizzativi dell’offerta, con particolare riferimento alle modalità organizzative dei servizi turistici, alla comunicazione dell’offerta al cliente, all’accoglienza, al ruolo degli attori economici e sociali connessi allo sviluppo del settore ricettivo e ristorativo. Un particolare focus sarà riservato alla disamina di alcune tendenze specifiche del settore come per esempio:
le esperienze eco-turistiche maturate nell’ambito delle cosiddette “comunità accoglienti”
le politiche avanzate dai Parchi e dalle aree protette per la promozione della biodiversità agroalimentare
le iniziative promosse su scala internazionale dal movimento Slow Food.
La formazione
Gli obiettivi formativi riguardano in particolare:
la capacità di interpretare ed individuare i caratteri del mercato turistico eno-gastronomico e rurale
la comunicazione del territorio e dei prodotti agroalimentari locali
la strutturazione e l’organizzazione dei servizi turistici di un’azienda agro-alimentare
la predisposizione di un’accoglienza personalizzata in grado di salvaguardare il paesaggio e le economie locali
la progettazione di soggiorni tematici finalizzata alla valorizzazione delle risorse immobili
l’elaborazione di strategie di marketing territoriale.
La frequenza del corso è aperta al pubblico darà diritto al riconoscimento di n. 2 CFU, secondo le indicazioni di ciascun corso di laurea.
Per iscrizioni: echiodo@unite.it